Napoli, Eike Schmidt candidato sindaco Firenze: raccolta firme per le dimissioni del Direttore del Museo di Capodimonte

Il centrodestra: «Va garantita la libertà che fu assicurata all’ex rettore Manfredi»

Napoli, Eike Schmidt candidato sindaco Firenze
Napoli, Eike Schmidt candidato sindaco Firenze
di Dario De Martino
Sabato 13 Aprile 2024, 23:21 - Ultimo agg. 15 Aprile, 07:28
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Non si placa la bufera su Erik Schmidt, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte dal dicembre 2023 che ha già chiesto l’aspettativa per candidarsi a sindaco di Firenze con il centrodestra. Da settimane il Partito democratico fa battaglia chiedendone le dimissioni e un nuovo direttore. E ieri i Dem sono passati ai fatti, con una manifestazione all’ingresso di Porta Piccola: seicento firme raccolte in tre ore per chiedere un direttore a tempo pieno. Dall’altro lato il centrodestra difende la possibilità di candidarsi di Schmidt e va all’attacco del Pd e della sua iniziativa.

Ma cosa hanno chiesto ieri i manifestanti? Un «direttore a tempo pieno» per Capodimonte, come si legge nella petizione. Di fatto la richiesta è quella di rimuovere l’ex direttore degli Uffizi dal suo incarico a Capodimonte. «Chiediamo al governo Meloni chiarezza sul futuro di un plesso che merita un direttore a tempo pieno, autorevole, terzo e indipendente.

Oggi abbiamo offerto uno scatto d’orgoglio di cui qualcuno a Roma deve tenere conto», dice il capogruppo del Pd in consiglio comunale Gennaro Acampora. È stato lui, nato e cresciuto a due passi dal bosco, a lanciare l’iniziativa. Ed è sempre lui a rispondere ad alcune critiche del centrodestra che mettono sullo stesso piano l’aspettativa chiesta da Schmidt con quella di Gaetano Manfredi: «Il direttore Schmidt non è un professore universitario, bensì un cittadino con contratto a tempo determinato, nominato dal governo di centrodestra per ricoprire un ruolo di grande prestigio che, evidentemente, reputa meno importante di una campagna elettorale personale».

A proposito del sindaco di Napoli, anche lui nei giorni si era detto «molto perplesso». Già perché Schmidt ha spiegato che in caso di sconfitta elettorale tornerebbe a tempo pieno a Capodimonte, mentre se dovesse diventare sindaco di Firenze darebbe le dimissioni da direttore del Museo.

A rincarare la dose, ieri, il consigliere regionale Dem Massimiliano Manfredi, tra le altre cose fratello del primo cittadino napoletano: «Schmidt ha dimostrato arroganza, prepotenza e assenza d’amore per Capodimonte e per Napoli, visto che lo considera un parcheggio. Il ministro Gennaro Sangiuliano indica un bando per un nuovo direttore». Tra le seicento firme raccolte c’è anche quella di una guida turistica fiorentina, ieri a lavoro a Capodimonte.

In piazza pure le associazioni del territorio come Biblioteca popolare e Rosso democratico: nelle loro sedi continuerà la raccolta firme, che sarà presto lanciata anche online. Hanno partecipato alla manifestazione anche il segretario metropolitano Giuseppe Annunziata, la consigliera comunale Mariagrazia Vitelli e il deputato e responsabile Sud della segreteria Dem Marco Sarracino: «Purtroppo si parla di Capodimonte, uno dei musei più belli d’Italia, solo ed esclusivamente per le ambizioni politiche del suo direttore».

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Non resta a guardare, però, il centrodestra che con i suoi rappresentati istituzionali difende la possibilità di Schmidt di candidarsi. «Non ci sarà alcun vuoto istituzionale per quello che è il breve periodo della campagna elettorale», dice il senatore Sergio Rastrelli.

Si fa sentire anche la senatrice di Fdi Marta Schifone: «Ci batteremo sempre per garantire a tutti i cittadini italiani di partecipare alle elezioni. Le attività previste per il rilancio e la valorizzazione del Museo di Capodimonte non subiranno certamente battute di arresto». Per il coordinatore provinciale dei meloniani a Napoli, il deputato Michele Schiano di Visconti «la sinistra pur di tutelare i propri interessi riesce persino a negare i meriti di un museologo di fama mondiale come Schmidt. La verità è che hanno paura di perdere».

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