Concerto della Memoria al Diana,
il maestro Zigante: «Napoli è un
Do di petto acuto»

Concerto della Memoria al Diana, il maestro Zigante: «Napoli è un Do di petto acuto»
di Francesca Cicatelli
Giovedì 26 Gennaio 2017, 20:19
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«Solo Napoli non ha avuto deportazioni. Napoli è straorinaria, sa stupire e avverto che sta vivendo un nuovo Rinascimento». La descrive così nella video intervista a «Il Mattino», il maestro Filippo Zigante, laurea in giurisprudenza, abile a plasmare note nell'aria da tutta una vita. Domani per la Giornata della Memoria, dedicata alle vittime dell’Olocausto, dirigerà l’Orchestra da Camera Stabile Accademia Santa Sofia in un evento al teatro Diana alle 17,30 promosso dall’Ancem con musiche di Bloch, William e Shostakovich e una composizione inedita di Silvia Colasanti. Ospite d’onore il poeta Oreste Bisazza Terracini, testimone dell’Olocausto e figlio adottivo di Umberto Elia Terracini, presidente dell'Assemblea costituente. Insigne uomo di cultura e letterato, oltre che celebre avvocato noto al grande pubblico per essere stato patrocinante nel processo contro Priebke, Oreste Bisazza Terracini leggerà, durante il concerto, alcune sue liriche ispirate alla Shoah che faranno da trait d’union allo svolgimento del programma musicale.
 
Secondo appuntamento della stagione concertistica 2016/17 dell’Associazione presieduta dal Maestro Filippo Zigante (che ne cura anche la direzione artistica) – presidente onorario Dino Falconio. L'associazione è impegnata in un programma denso di contenuti musicali e di significati celebrativi.
Si inizierà con la Preghiera per violoncello e orchestra d’archi (solista Gianluca Giganti) ispirata a temi ebraici di Ernest Bloch per passare poi ad un lavoro commissionato per l’occasione dall’Ancem alla giovane ma già molto nota compositrice italiana Silvia Colasanti, dal titolo Tre notti. Il primo violino (konzertmeister) Marco Serino sarà l’interprete di Tre pezzi per violino del compositore statunitense John Williams. Il programma si concluderà con l’emozionanteQuartetto n° 8 (versione per orchestra d’archi) che il pianista russo Dimitri Shostakovich, uno dei più noti compositori del ventesimo secolo, dedicò alle “vittime di tutte le guerre” dopo una visita ai lager nazisti.

«Tutta la produzione musicale di Bloch - spiega il Maestro Filippo Zigante - è permeata dallo spirito ebraico, mentre Shostakovich non era ebreo ma ha vissuto in un periodo storico molto difficile, dominato dallo stalinismo, che gli fu da stimolo per interessarsi alle problematiche degli ebrei e a comporre alcune delle sinfonie più emozionanti della storia della musica del ‘900. Abbiamo poi commissionato un lavoro a Silvia Colasanti perché la memoria della Shoah non svanisca col tempo ma sia sempre motivo di ispirazione». Il Teatro Diana aderirà all’iniziativa a carattere nazionale lanciata dal Mibact dal titolo "La Shoah dell’arte 2017" che, nel Giorno della Memoria 2017 vuole rendere omaggio al grande attore Arnoldo Foà. Prima del concerto, il Teatro manderà in sala una breve registrazione tratta dal testo “Eutanasia di un ricordo” di Vittorio Pavoncello. 
 
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