Giorno della memoria, fiori e medaglie per le vittime di Napoli: «La storia non si cancella»

Tutti gli eventi in programma per non dimenticare l'orrore della Shoah

Il ricordo della piccola Luciana Pacifici
Il ricordo della piccola Luciana Pacifici
di Giuliana Covella
Sabato 27 Gennaio 2024, 07:21 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 09:15
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Alla vigilia della Giornata della memoria il Comune di Napoli ha ricordato Luciana Pacifici, piccola martire della Shoah, con la deposizione di corone e fiori in luoghi simbolo. «Oggi ricordiamo questa pagina terribile dell'umanità - ha detto il sindaco Gaetano Manfredi - è stato un momento buio in cui si è perso ogni rispetto per le regole e la vita delle persone. Il ricordo è importante specie in un momento così difficile anche a livello mondiale. Ricordare i principi della tolleranza, della pace e del rispetto delle persone è fondamentale», ha aggiunto. Le celebrazioni hanno avuto luogo in largo Luciana Pacifici, dedicato alla bimba di otto mesi che fu deportata con la famiglia ad Auschwitz e in piazza Bovio all'altezza del civico 33 dove ci sono nove pietre d'inciampo dedicate a nove cittadini costretti ad abbandonare le proprie case e deportati nello stesso campo di sterminio. Soffermandosi poi su Gaza il sindaco ha voluto sottolineare: «La mia posizione, quella della nostra amministrazione e del Paese è molto ferma: liberazione degli ostaggi, cessate il fuoco e ripresa del dialogo e dell'azione diplomatica».

Alla commemorazione per la piccola Pacifici ha partecipato anche la vicepresidente del Consiglio regionale Loredana Raia: «Insieme all'assessore Marchiello poi ho preso parte in prefettura alla consegna della medaglia d'onore alle famiglie dei deportati».

E citando Primo Levi: «Lui diceva ”Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare”, una frase quanto mai attuale dinanzi al clima di odio che registriamo nel mondo». 

 

Il prefetto Michele di Bari con il sindaco e il comandante provinciale dei carabinieri Enrico Scandone ha consegnato le medaglie ai familiari di Gaetano Greco (marina militare), Luigi Mantile, aviere scelto, e Francesco Scarpati, anche lui militare. «Mio nonno fu catturato e portato in Germania l'8 settembre 1943 - ricorda Luisa De Santis, nipote di Mantile - quando è tornato dai lager neanche la madre lo riconosceva più». Mentre Virginia, figlia di Scarpati: «Per mio padre è stato un inferno, senza cibo e costretto a dormire sulla neve. Al ritorno è morto giovanissimo di stenti». 

 

Ieri al Teatro Mercadante la Fondazione Valenzi ha organizzato come ogni anno un incontro pubblico con gli studenti che hanno partecipato al concorso “Io non dimentico” sul tema dell'odio razziale e dell'antisemitismo. Anche Feltrinelli propone fino al 31 gennaio un ciclo di incontri sul tema: ieri Gabriella Gribaudi ha presentato il suo “Terra bruciata” (Guida). Un percorso a tappe per approfondire una delle pagine più buie della nostra storia: tra gli altri “Se il mio cuore fosse pietra” di Titti Marrone e “Uno strano destino” di Liliana Segre. A Scampia oggi alle 17 con l'associazione Chi rom... e chi no si parlerà del Porrajmos, lo sterminio di mezzo milione di rom, sinti e camminanti nella sede di Chikù, dove sarà presentato in anteprima il cortometraggio animato “Rukeli”, sul campione di boxe Johann Trollmann; a seguire alle 17.15 la presentazione del libro “Razza di zingaro” di Dario Fo, che racconta la coraggiosa sfida del pugile al nazismo.

 

Fino a domani alla Fondazione Banco di Napoli in mostra documenti sulle leggi razziali e quotidiani d'epoca raccolti dai volontari del servizio civile. «Attraverso un'esperienza immersiva in un paesaggio di carta tra immagini e suoni - dice il presidente Orazio Abbamonte - si realizza un'esperienza di contatto quasi diretto con storie umane colte nella loro capacità di farci rivivere vicende che sembrano lontane». 

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