Berlusconi ok a Salvini, a Napoli è già bagarre. Lettieri: «Si vince uniti»

Berlusconi ok a Salvini, a Napoli è già bagarre. Lettieri: «Si vince uniti»
di Luigi Roano
Sabato 6 Febbraio 2016, 09:59
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Silvio Berlusconi lancia le amministrative e sceglie Matteo Salvini, il leader della Lega, come alleato privilegiato; annuncia che a Napoli (come a Roma e Milano) ci sarà il simbolo azzurro di Forza Italia, e che Fi e il centrodestra devono puntare decisamente e molto forte sulle liste civiche. Insomma, c'è tutto, e anche il contrario di tutto, nelle affermazioni di Berlusconi riportate dagli eurodeputati Fi che hanno partecipato a una cena ad Arcore. Ma proprio nella capitale del sud, le reazioni non sono esattamente allineate ai voleri dell'ex presidente del Consiglio. Fratelli d'Italia, con il deputato Marcello Taglialatela, vuole e punta alle primarie, e attacca subito: «È lontano il tempo in cui Berlusconi decideva a tavolino i candidati, e poi come si fa a parlare di liste civiche e poi invocare i partiti a iniziare della Lega? Le liste civiche sono nate e sentite come esigenze per andare oltre i partiti». Taglialatela storce il naso sul nome di Salvini, non è certo a Napoli - il ragionamento - che i leghisti possono trovare chissà quali platee di elettori. Il movimento «Napoli capitale», con Salvatore Ronghi e Pietro Diodato ha convocato per lunedì il tavolo per «il regolamento delle primarie del centrodestra». Inviti espliciti a dissociarsi in qualche modo dalla casa madre. In mezzo alla bagarre c'è Gianni Lettieri, candidato civico del centrodestra che pure ha avuto l'investitura di Berlusconi e probabilmente anche di Salvini che qualche giorno fa lo elogiò «per la sua opposizione in Consiglio comunale». Lettieri lavora per l'unità che è un valore - per il presidente di «Fare città» - imprescindibile.

Procediamo con ordine, cosa ha fatto trapelare Berlusconi? Fi correrà con il suo simbolo alle amministrative di primavera.
Una mossa politica precisa per non perdere il brand di Fi soprattutto al sud e in Campania ancora abbastanza forte. E briglia sciolta alla società civile che intende impegnarsi per scongiurare una partita a due, M5S-Pd, al secondo turno. Berlusconi, dunque, presenterà il simbolo forzista nelle città chiave «e farà di tutto per trovare candidati-sindaco condivisi con Salvini», convinto che l'unità del centrodestra non è solo un'opportunità politica, ma una necessità. È ancora Taglialatela però a rintuzzare: «Spero sia una dimenticanza quella di Berlusconi, perché nella cena della settimana scorsa con Giorgia Meloni, il nostro leader, ha ribadito l'importanza del nostro partito. Detto questo la posizione mia non cambia, non si possono scegliere i candidati da dietro una scrivania e non si possono condividere solo con i partiti, bisogna allargare la partecipazione almeno ai movimenti altrimenti non si va da nessuna parte». Lettieri va nella direzione opposta: «L'unità della coalizione è un valore imprescindibile - dice - quindi apprezzo molto gli sforzi che si stanno producendo a livello nazionale per tenere unita la coalizione e soprattutto per l'apertura a convergere su candidature civiche, espressione della società civile, come la mia a Napoli». 
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