Consiglio comunale di Napoli, Palumbo passa con Rosato e Bonetti: «Ora spazio ai territori»

Grandi manovre tra i centristi in vista delle Europee e dei cambi in giunta

La sala del consiglio comunale di via verdi
La sala del consiglio comunale di via verdi
di Luigi Roano
Lunedì 13 Novembre 2023, 11:31
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Rosario Palumbo - consigliere comunale iscritto al gruppo Cambiamo che fa riferimento politicamente al presidente della Liguria Giovanni Toti - si  iscrive all'Associazione Popolari, Europeisti e Riformatori equidistante da Matteo Renzi e Carlo Calenda fondata dall'ex ministra Elena Bonetti e Ettore Rosato in un tempo non lontano molto vicino a Renzi. Parola al Consigliere palumbo che in un comuniato spiega come stanno le cose: «Da tempo sostengo che vi è la necessità di una politica più vicina alle famiglie, ai territori, ai lavoratori, alle scuole - si legge nella nota -  Non si può più attendere, è il Paese a chiedere un cambio di passo sui temi particolarmente sensibili che tuttavia non sono trattati con l'attenzione meritata». 

Si muovono - nella sostanza - i centristi e Palumbo è uno di loro e come loro in Consiglio comunale nelle ultime settimane si sente un po' trascurato dal sindaco Gaetano Manfredi.

Nonostante gli attestati di stima dell'ex rettore verso quel pezzo della politica siano numerosi. L'ultimo flop per mancanza di numero legale in Aula della maggioranza infatti arriva perché i centristi vogliono riportare al centro del dibattito nel campo riformista il cosiddetto territorio ovvero i cittadini. Un tema che ricorre anche nella strategia del Consigliere comunale: «Ho sempre sostenuto - conclude Palumbo - la necessità di lavorare per dar vita ad un terzo polo capace di differenziarsi nel metodo e nella visione del Paese. Per questo ho deciso di aderire a “Popolari, Europeisti e Riformatori” e ringrazio l'Onorevole già Ministro Elena Bonetti e l'Onorevole Ettore Rosato per la fiducia e la stima. Insieme all'Associazione porteremo avanti proposte realizzabili attraverso un rapporto diretto con la cittadinanza. Sarà un impegno personale riportare la parola territorio all'interno e all'esterno dell'agenda Politica nazionale ed europea».  Dunque Palumbo punpta alla costruzione di un terzo polo che punta sulla comncretezza diverso da quello che avevano immaginato gli ex alleati Carlo Calenda e Matteo Renzi. 

In Consiglio comunale a Napoli - incluso Palumbo - tra maggioranza e opposizione i centristi sono 12, trovassero l'unità almeno in sette diventerebbero il primo partito in Aula. Manfredi tutto questo lo sa bene e se li coccola - tuttavia - l'appuntamento delle Europee dell'anno prossimo da un lato e la poca rappresentanza in giunta dei moderati dall'altro sono fattori che alimentano  una dialettica politica intrerna alla maggioranza che pe ri moderati è troppo a trazione Pd e M5S

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