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Mattarella a Napoli per gli 800 anni della Federico II: «Cultura sconfigge paura e indifferenza»

Il capo dello Stato celebra gli 800 anni dell'ateneo federiciano

Il presidente Sergio Mattarella alla Federico II
Il presidente Sergio Mattarella alla Federico II
Lunedì 13 Novembre 2023, 06:03 - Ultimo agg. 22:33

 

Comitato Vele a Mattarella: insieme per cambiare le cose

La richiesta di essere ricevuti per «condividere la necessità di continuare a lavorare per scrivere un capitolo veramente nuovo per un quartiere, Scampia, che è la dimostrazione che le cose possono cambiare». Si conclude così la lettera scritta dal comitato Vele di Scampia e fatta pervenire al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Abbiamo voluto scriverle - si legge nella missiva - per raccontarle in poche parole la storia di questo territorio, attraverso gli occhi del Comitato delle Vele di Scampia, che da quarant'anni lotta per la dignità dei suoi abitanti». «Questa - spiegano i residenti - è una fase decisiva della nostra storia. Le battaglie di tanti anni, portate avanti prima dai nostri genitori e poi da noi, si stanno concretizzando in risultati straordinari: l'abbattimento di due delle ultime tre Vele rimaste, la rigenerazione dell'unica che resterà in piedi, la costruzione e l'assegnazione di nuovi alloggi per le famiglie che ancora abitano all'interno dei 'mostri di cementò e il completamento della riqualificazione del lotto su cui furono costruite le Vele». «Si tratta - spiegano - del compimento di un percorso lunghissimo, in cui il comitato e gli abitanti sono sempre stati protagonisti. La stessa sede universitaria, che lei ha potuto ammirare, è il risultato di un'idea complessiva di rigenerazione e trasformazione del quartiere che nasce dalle discussioni tra il comitato degli abitanti delle Vele e le amministrazioni succedutesi negli anni». «È una storia - aggiungono - in cui gli abitanti sono stati protagonisti del proprio riscatto e sono riusciti a cambiare un intero quartiere, trasformandolo in un modello di protagonismo civico, culturale, sociale. Perché questa è la Scampia di oggi: la dimostrazione concreta che non esiste un destino ineluttabile, ma che le cose possono cambiare, rispettando la dignità di chi vive i territori, investendo risorse dove servono». «Certo - concludono gli attivisti di Scampia - c'è ancora tanto da fare, in particolare sul nodo dell'occupazione. Scampia, nonostante i grandi cambiamenti, resta tra i quartieri più poveri d'Europa e la povertà è la polveriera su cui prima o poi possono riesplodere conflitti». 

Donne di Scampia a Mattarella: qui non è Gomorra

«Presidente, Scampia non è solo Gomorra», hanno gridato le donne di Scampia all'indirizzo del Capo dello Stato Sergio Mattarella al momento di lasciare la sede universitaria della Federico II. «Il Presidente - dice il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi al termine della visita - è rimasto molto contento e anche in privato ci ha ribadito che quella fatta qui con l'università è una operazione di grande valore sociale. L'ha definita rivoluzionaria. Hanno ragione le signore, Scampia non è solo Gomorra».

Mattarella a Scampia: solo la cultura costruisce

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è poi arrivato nella sede dell'Università degli Studi Federico II a Scampia, dove saranno inaugurati alcuni laboratori. «È importante, per quanto riguarda il futuro, quanto è stato fatto a Scampia: questa iniziativa, che ha trasformato un sito di degrado e speculazione, in un prezioso presidio di servizio sanitario e sociale, è un grande risultato e anche un messaggio che supera il valore, straordinariamente grande, del servizio sanitario, perchè è un messaggio che dà coraggio, che infonde coraggio, per sgominare la paura, che è una condizione che induce all'indifferenza, quando non all'assuefazione, alla illegalità, alla prepotenza, all'emarginazione. E la paura, per usare qui a Napoli le parole di Benedetto Croce, non è forza, è debolezza e, come diceva, non costruisce ma distrugge. Soltanto la cultura costruisce».

Fatima: scappata dai talebani, rinata a Napoli

«Sono scappata dal regime talebano che aveva distrutto i mieI sogni. Sono due anni che sono in Italia e a Napoli. Nel 2022 sono entrata nella Scuola di Medicina della Federico II che è diventata il luogo in cui i miei sogni possono rinascere». Sono le parole di Fatima Mahdiyar, studentessa della Federico II, che ha preso la parola in rappresentanza della comunità studentesca internazionale durante la cerimonia con cui si dà avvio all'anno accademico e ai festeggiamenti per gli 800 anni dalla fondazione dell'Ateneo federiciano. «Essere rifugiati non è facile - ha aggiunto - confrontarsi con una nuova cultura e una nuova lingua, ma sono stata in grado di iniziare una nuova vita con l'aiuto delle persone gentili che ho conosciuto e qui posso pensare ai miei sogni».

Il discorso di Mattarella

«Un saluto alle studentesse e agli studenti, che» il loro rappresentante «ha definito la ricchezza prima e fondante di questa, come di tutte, le università» ha detto il Presidente della repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2023/2024 dell'Università degli Studi Federico II di Napoli. «È importante ricordare» come «le prime università, da Napoli a Bologna, da Padova a Parigi, abbiano costruito l'ispirazione europea, definito quel sistema di valori e cultura che sono alla base della coscienza europea». «L'Europa non è uno spazio geografico soltanto, e non solo un ambito di auspicabile collaborazione fra gli Stati. È di più, è cultura comune, valori, campi di consonanza ideale, di principi di libertà, diritto, di rispetto di ogni singola persona. È quello che ha consentito lo straordinario fenomeno di integrazione, di promessa di pace. In questa stagione, in cui le guerre riprendono a insanguinare» l'Europa e non solo «ricordare questi valori è particolarmente importante». «Per la pace, la cultura, la ricerca, lo studio, il dialogo di ricerca comune oltre le frontiere è un elemento indispensabile, senza il quale non procede uno sviluppo di pace. E per questo è di grande importanza quanto avviene nelle università» ha detto Mattarella.

Lo striscione a Scampia

Un maxi-striscione è stato strotolato su un palazzo, davanti al polo delle professioni sanitarie dell'Università Federico II, a Scampia, che tra poco ospiterà il capo dello Stato, Sergio Mattarella, con la scritta: «Cosa vuole Scampia, presidente? Tutto».

Lo striscione è firmato dal Comitato Vele di Scampia impegnato da anni per trovare una soluzione alla situazione di degrado degli abitanti delle Vele. 

Gaza, la protesta degli studenti

Le studentesse e gli studenti vogliono portare una lettera al Presidente della Repubblica e ai rettori riuniti alla Federico II riguardo alla situazione nella striscia di Gaza. Momenti di tensione con la polizia che li blocca in un piccolo vicolo adiacente senza nessuna possibilità di movimento. «Oggi a Napoli è una giornata di festa, ma a Gaza si muore nella complicità dei governi occidentali. Ecco la democrazia della Repubblica Italiana: in apparenza lustrini e vestiti puliti, ma ogni voce di dibattito e dissenso viene nascosta e repressa. Chiediamo di poter entrare in delegazione per consegnare la lettera scritta da centinaia di studentesse e studenti al Presidente della Repubblica e ai rettori riuniti nella celebrazione. Anche noi abbiamo diritto a far sentire la nostra voce».

Bocelli canta l'inno nazionale

Prima dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Federico II di Napoli, il capo dello Stato ha presenziato allo svelamento di Lictera temporales di Asad Ventrella, un'opera in acciaio inox. Nell'Aula Magna storica, all'ingresso del presidente Mattarella, l'Inno Nazionale è stato cantato da Andrea Bocelli e l'Inno alla Gioia, l'inno europeo, eseguito da cinque musicisti della Nuova Orchestra Scarlatti apriranno la celebrazione. Tra i presenti il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

L'arrivo del presidente

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato all'università Federico II di Napoli dove oggi inizieranno le celebrazioni per gli 800 anni dell'ateneo laico più antico del mondo. Mattarella presenzierà all'inaugurazione dell'anno accademico; a seguire si recherà al complesso universitario di Scampia, polo federiciano delle professioni sanitarie, per il taglio del nastro dei primi ambulatori medici specialistici. All'inaugurazione dell'anno accademico sono presenti, tra gli altri, il ministro dell'Università, Annamaria Bernini, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. 

Manfredi: Mattarella a Scampia valore simbolico

«La presenza del presidente Mattarella a Scampia ha un valore molto simbolico». Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in merito alla visita del Capo dello Stato oggi alla sede della Federico II a Scampia in occasione dell'avvio delle celebrazioni per gli 800 anni dell'Ateneo. «L'apertura dell'Università a Scampia significa un'altra Scampia - ha aggiunto -, una Scampia che cancella Gomorra e riparte dai giovani a cui dobbiamo dare un futuro diverso, significa una dignità dell'abitare e della vita». Manfredi ha sottolineato che «la presenza di Mattarella per noi è il riconoscimento di un percorso che stiamo facendo e che deve essere ancora completato con il grande progetto Re Start Scampia ma ci incoraggia perché aprire l'Università a Scampia è stato in atto di grande impegno e coraggio ed è il riconoscimento del lavoro realizzato».

La grande gioia del rettore Lorito

Parla di una «grande gioia» Matteo Lorito, il rettore della Federico II, l'ateneo che da oggi da il via alle celebrazioni di otto secoli di storia. «Oggi avvertiamo un peso ma è un peso leggero che ci spinge verso il futuro. È una grande gioia avere Mattarella che visita due sedi, Bocelli che canta l'inno, direi che abbiamo toccato il momento più alto - ha detto il rettore prima dell'inaugurazione dell'anno accademico- Lo facciamo soprattutto per i nostri studenti, siamo qui grazie a loro. Ci presentiamo all'Italia e al mondo come un grande patrimonio culturale ed oggi lo faremo con i fatti. Sentiamo anche la vicinanza della città e della regione, tutti insieme dimostriamo cosa ha fatto Napoli in questi otto secoli». C'è poi la presenza del Capo dello Stato Mattarella a Scampia: «È stata una scommessa e significa che Scampia diventa parte integrante del sistema della cultura napoletana nota in tutto il mondo».

Ministra Bernini: gli atenei più antichi ospitano innovazioni

Le celebrazioni per gli 800 anni iniziano nell'aula magna storica con l'inaugurazione dell'anno accademico che da anni non si svolgeva: oltre al capo dello Stato c'è anche la ministra dell'Università e della Ricerca, Annamaria Bernini«Si apre oggi l'800esimo anno accademico della Federico II, le più antiche università del mondo sono in Italia, una responsabilità che la storia ci ha consegnato. La conoscenza è votata l'immortalità, sta a noi illuminare le radici e portarle nel futuro» ha detto il ministro. «A Bologna un anno fa il presidente Mattarella ha inaugurato il supercalcolatore Leonardo, a San Giovanni a Teduccio, vicino Napoli, abiterà il secondo più potente, le università più antiche ospitano L'Italia più innovativa, è un vanto e un onere di una nuova consapevolezza. Università che vive da secoli interpreta il mondo che cambia ogni minuto», ha aggiunto il ministro Bernini.

Le celebrazioni per gli 800 anni

L'inaugurazione dell'anno accademico alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, ma anche dei primi ambulatori specialistici del plesso federiciano, a Scampia. E poi l'inno nazionale cantato da Andrea Bocelli, opere permanenti realizzate da artisti come Asad Ventrella, Lello Esposito, Ciop&Kaf. Iniziano così, a Napoli, le celebrazioni per gli 800 anni dell'Università Federico II di Napoli, l'ateneo laico più antico del mondo. 

Sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad aprire le celebrazioni per gli 800 anni dell'Università Federico II di Napoli. Il capo dello Stato è atteso a Napoli per le 11 e sarà l'ospite d'onore della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2023/2024. 

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