Le Donne «Pulcinelle» di Pina Candileno, in mostra ai Giardini Ravino di Ischia

la locandina della mostra
la locandina della mostra
di Massimo Zivelli
Giovedì 10 Agosto 2023, 15:04
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L’universo partenopeo delle “Pulcinelle Donna” sarà in mostra finalmente anche a Ischia, in otto opere dell’artista e pittrice Pina Candileno. Il vernissage è per domenica 13 agosto (con inizio alle ore 19:30) presso i Giardini Ravino di Forio, dove sarà inaugurata la mostra “Il filo delle Pulcinelle” della nota artista acerrana.

La nascita della Pulcinella Donna è sentita da Pina Candileno come una forte provocazione intellettuale e l’universo femminile indagato, compreso, difeso attraverso la maschera della Pulcinella si esprime come bisogno di protezione, ma anche di trasformazione e l’occultamento, mediante maschera, è bisogno di disvelarsi.

Se nell’antichità il mascheramento era una forma rituale di elevazione soprannaturale, nella contemporaneità di Pina Candileno diviene scudo, un mezzo di separazione tra il sé e il mondo circostante, ribellione all’incapacità di essere ciò che si desidera, tentativo di sfuggire a un giudizio che condanna a un ruolo prestabilito.

Il percorso della mostra parte da Pulcinella dal corpo a forma di Vesuvio per rappresentare il mondo partenopeo e le sue contraddizioni, ben presto Napoli e le sue tradizioni prendono il corpo delle donne Pulcinelle che diventano “patria” di tutto il mondo: le donne mascherate sono bianche, nere, dai colli affusolati e dai corpi sensuali; hanno dolcezza e caparbietà, i loro sguardi fragili sono diretti e sensuali, è una donna che vuole mostrarsi in quanto femmina, angelo, madre, ma anche donna “messa in croce” dall’uomo, dalla società e dalle convenzioni e i legacci del “si deve” o “ così è”.

La maschera delle Pulcinelle diventa scoperta e ricerca di sè stessa, desiderio irrefrenabile di comunicare un bisogno di empatia col mondo, di sororità con le altre donne, di indipendenza e denuncia dell’inaccettabile, la violenza psicologica e fisica cui spesso le donne sono sottoposte, ma diventa, come la maschera di Pulcinella, inno alla vita. La mostra è curata dalla dottoressa Mariangela Catuogno.

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