Napoli, arriva «Il nome della Madre»: il pellegrinaggio teatrale di NarteA verso la Chiesa di Santa Maria Egiziaca

Una visita guidata in uno dei templi più interessanti sabato 4 maggio ore 20.00

La chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone
La chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone
Lunedì 29 Aprile 2024, 12:37
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Sabato 4 maggio a partire dalle ore 20.00 NarteA presenta, presso la chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone, una visita guidata in uno dei templi più interessanti di Napoli che terminerà con lo spettacolo musicale “Il nome della Madre” di e con Francesco Viglietti, accompagnato al piano dal maestro Luigi Tirozzi.

Nel mese dedicato alla Madonna e alle madri, “Il nome della Madre” diventa l’occasione per celebrare la rinascita, non solo della natura, ma anche quella spirituale e umana. La Chiesa di Santa Maria Egiziaca, fondata all'inizio del XVII secolo sulla collina di Pizzofalcone, da cinque monache agostiniane, è dedicata alla Santa venerata come patrona delle prostitute pentite.

NarteA guiderà i suoi ospiti in un vero e proprio “pellegrinaggio teatrale” nella chiesa che, con la sua scala scenografica, la cupola progettata dal Guglielmelli e la facciata convessa, rappresenta un gioiello del Barocco. 

La chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone

La scelta delle monache agostiniane di realizzare una chiesa dedicata alla santa fu dettata dalla volontà di separarsi dal monastero di Santa Egiziaca a Forcella, nel nucleo antico della città, per seguire una più fedele regola di clausura. Le monache occuparono un antico palazzo cinquecentesco, modificato dal progetto dell'architetto Cosimo Fanzago. L'attuale complesso è frutto di successive trasformazioni, opera di architetti come Francesco Antonio Picchiatti e Arcangelo Guglielmelli, al quale si deve la scenografica scala che affaccia nel cortile.

La chiesa ospita opere dei grandi esponenti della pittura barocca napoletana.

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Secondo le fonti, Santa Maria Egiziaca fuggì di casa a dodici anni, guadagnandosi da vivere elemosinando e facendo la prostituta, fino alla conversione, grazie a cui trovò quiete e beatitudine. Alla Santa che porta il nome della madre di Cristo e a tutte le rinascite è dedicato lo spettacolo.

«Nelle invocazioni “Mamma d’’o Carmene, Mamma ‘e Pumpei, Mamma ‘e ll’ arco”, il richiamo a colei che dispensa protezione, i richiami affettivi prepotenti, ancestrali, hanno spesso sfumature amare o ironiche – spiega l’autore e interprete Francesco Viglietti. - Ed è proprio di queste sfumature, che lo spettacolo Il nome della Madre si carica, per raccontarle attraverso le parole di Erri De Luca, Paulo Coelho, Salvatore Di Giacomo e altri. La musica accompagna la narrazione attraverso canzoni della nostra tradizione: da quelle viscerali di Enzo Avitabile fino a quelle mediterranee scritte da Antonio Sinagra e ai canti dell'antica tradizione napoletana».

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