Family Day, Galletti: in marcia da cittadino, assente Alfano ma è d'accordo

Family Day, Galletti: in marcia da cittadino, assente Alfano ma è d'accordo
di Paolo Mainiero
Sabato 30 Gennaio 2016, 09:42
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Gianluca Galletti ci sarà. Il ministro dell'Ambiente (Udc-Area popolare) sarà oggi al Circo Massimo a Roma per il Family day. Una scelta convinta, quella di Galletti, unico esponente del governo a partecipare all'evento.

Ministro, perché ha scelto di esserci?
«Partecipo e lo faccio con grande orgoglio. Ci andrò come cittadino, non certo come rappresentante del governo. Non rinuncio ai miei valori e non sto al gioco di chi vuole fare passare l'idea di una piazza omofoba e retrograda che vuole privare altri dei propri diritti».

Quali valori difende?
«Sarò in piazza per affermare cose molto semplici, che la famiglia è composta da un uomo e da una donna e che un bambino ha bisogno di avere un padre e una madre. Non è in discussione l'amore di un genitore per il proprio figlio. L'amore non si regola con le leggi, l'amore è a prescindere e questa legge deve regolare rapporti patrimoniali ed economici. Potrei provare amore per un amico pur essendo etero ma non per questo devo chiedere allo Stato di riconoscere l'amore che ho per questo amico». 

Sul riconoscimento dei diritti civili l'Italia è tuttavia in ritardo rispetto ad altri Paesi europei. Non crede che, come la Ue sollecita, questo vuoto vada colmato?
«Abbiamo una grande occasione per compiere un passo di civiltà. Riconoscere alle coppie di fatto diritti che oggi non hanno è un fatto sicuramente positivo. Così come sono d'accordo che determinati diritti vengano estesi anche alle coppie omosessuali. Per intenderci, per essere preciso, mi riferisco al diritto all'assistenza in caso di malattia, all'uso della casa in comune, alla eredità del partner, alla reversibilità della pensione». 

Però...? 
«Bisogna tenere ben distanti le unioni civili dalla famiglia. Nel disegno di legge Cirinnà c'è una evidente forzatura, vi sono troppi richiami alla legislazione che regola la famiglia. Ma l'articolo 143 della Costituzione è precisissimo, riconosce alla famiglia un ruolo fondamentale con diritti e doveri. Quell'articolo non regola solo il rapporto tra marito e moglie ma soprattutto tra coniugi e figli, ossia della famiglia, perché il matrimonio ha come finalità la procreazione. Nella Cirinnà si fa invece troppa confusione tra unioni civili e matrimonio, con una equiparazione impropria».

Sulle adozioni darete battaglia?
«Il parere è assolutamente negativo ed è stato un errore avere inserito il tema della stepchild adoption in un testo concepito per riconoscere alle coppie di fatto i diritti civili. Il bambino ha diritto ad avere un padre e una madre».

Sette giorni fa alla iniziativa «Svegliati Italia» ha partecipato più di un ministro del Pd. Al Family day lei sarà l'unico esponente di governo. Il ministro Alfano non sarà in piazza ma ha annunciato un referendum se la legge dovesse essere approvata e non ci sarà neppure il ministro per la Salute Beatrice Lorezin. Perchè tanta timidezza?
«Alfano fa bene, in funzione del suo ruolo di ministro degli Interni, a non partecipare. Una sua presenza avrebbe scatenato polemiche e proteste, la sua mi sembra una posizione giusta e corretta. Ma so che con il cuore e con la mente sarà in piazza. Sulle adozioni e più in generale sul disegno di legge Angelino la pensa esattamente come me. Al di là delle presenze in piazza degli esponenti di governo, la posizione di Area popolare è chiara ed è stata più volte ribadita sia dai ministri che dai parlamentari. Il sostegno alla famiglia naturale e la difesa dei bambini sono per noi principi irrinunciabili e del resto al Circo Massimo ci saranno tanti esponenti di Area popolare».

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