Michelle Causo, perché è stata uccisa? Dal movente all'ultimo incontro fino all'ombra del complice: i punti del delitto da chiarire

Mentre domani si svolgeranno i funerali della 16enne uccisa a Primavalle, continuano le indagini sul caso

Michelle Causo, perché è stata uccisa? Dal movente all'ultimo incontro fino all'ombra del complice: i punti del delitto da chiarire
Michelle Causo, perché è stata uccisa? Dal movente all'ultimo incontro fino all'ombra del complice: i punti del delitto da chiarire
Flaminia Savellidi Flamina Savelli
Martedì 4 Luglio 2023, 16:47 - Ultimo agg. 6 Luglio, 07:17
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Ombre, sospetti e supposizioni: la narrazione intorno al delitto di Primavalle è ancora piena di punti bui. Intanto domani mattina verranno celebrati i funerali della vittima, Michelle Maria Causo, la 17enne che lo scorso mercoledì pomeriggio è stata brutalmente uccisa da un coetaneo, arrestato poche ore il ritrovamento del cadavere.

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Il killer dopo aver accoltellato a morte la ragazza, l'ha nascosta sotto vestiti e coperte e abbandonata dentro un carrello della spesa vicini ai cassonetti sotto casa.

A inchiodarlo, la testimonianza di un vicino di casa che lo ha visto trascinare il cadavere e una lunga scia di sangue che portava al pianerottolo di casa sua, via Giueppe Benedetto Dusmet: la scena del crimine. 

 

I DUBBI SUL MOVENTE

Quando i poliziotti della squadra Mobile, incaricati delle indagini, sono entrati nell'appartamento di via Dusmet non hanno avuto alcun dubbio che proprio lì, si era appena consumato il terribile delitto. All'arrivo dei poliziotti, il giovane era ancora intento a pulire il pavimento del salotto dal sangue. Gli uomini della polizia Scientifica hanno poi raccolto le prove schiaccianti: il coltello da cucina, usato come arma sul corpo della povera giovane, era sul lavabo ancora sporco di sangue. Il cellulare della vittima, invece, sul tavolo del salone. Il giovane killer è stato subito trasferito negli uffici della Questura. Un interrogatorio che andato avanti per tutta la notte e all'alba di giovedì si è concluso con l'arresto del 17enne ora accusato di omicidio.

LE SUPPOSIZIONI

Ma a una settimana dalla morte della giovane, ancora non è stata fatta piena chiarezza sul movente. La miccia che ha armato la mano dell'assassino. «Avevo preso da lei della droga, dell'hashish nello specifico, e per questo era venuta da me: voleva che la pagassi 20-30 euro. Abbiamo litigato, è stata lei ad aggredirmi. A quel punto io ho poi ho preso il coltello e l'ho colpita», ha risposto il 17enne. Dunque, la ragazza sarebbe stata assassinata per un debito di pochi euro. Una versione che la famiglia della vittima ha subito contestato aprendo un altra ipotesi investigativa: «La mia Michelle è finita in una trappola. L’ha attirata a casa sua per approfittare di lei, la voleva e quando ha reagito me l’ha ammazzata», ha detto mamma Daniela: «Sono sicura che abbia tentato un approccio sessuale con Michelle e che lei lo abbia rifiutato. Non c’è altra spiegazione. Non è credibile che tra i due sia scoppiata una lite per 30 euro. Non credo a nulla di quello che sta dicendo. È un vigliacco, l’ha ammazzata come un animale e adesso non ha neanche la coscienza di dire la verità. Quella del debito è un’altra bugia. Anche perché non posso credere che uccidi una ragazza per pochi spicci. La sua spiegazione non torna come non tornano altri elementi». 

L'OMBRA DEL COMPLICE

Secondo gli agenti della polizia Scientifica, il pomeriggio del delitto i ragazzi erano soli in casa. Le traccia rilevate appartengono solo alla vittima, all'assassino e alla mamma dell'assassino con cui viveva ma che quel pomeriggio non era nell'appartamento di via Dusmet per motivi di lavoro. Tuttavia la famiglia sostiene che, secondo quanto raccontato dal giovane, non avrebbe potuto da solo occultare il cadavere e poi ripulire la scena del crimine. Un sospetto che si è allargato agli amici della ragazza che ne conoscevano abitudini e conoscenze.

L'INCONTRO FATALE

C'è infine un ultimo punto, un interrogativo cardine per chiudere il caso del delitto di Primavalle: perché Michelle quel pomeriggio ha incontrato il suo assassino? Come hanno confermato gli inquirenti ascoltando amici e familiari della vittima, i due ragazzi erano conoscenti. Entrambi erano nati e cresciuti nello stesso quartiere e avevano diverse conoscenze in comune. Ma nessuno, tra le persone che gravitavano nella vita di Michelle, sapeva che i due si frequentassero da soli. A partire da Flavio, il fidanzato della ragazza: «Mi ha detto che sarebbe uscita per una commissione e che sarebbe rientrata poco dopo. Invece, purtroppo, non è andata così», ha detto il giovane sconvolto per il delitto della fidanzata. 

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