Consip, il presidente della centrale
acquisti della PA ascoltato dai pm

Consip, il presidente della centrale acquisti della PA ascoltato dai pm
Venerdì 16 Giugno 2017, 19:20 - Ultimo agg. 17 Giugno, 11:32
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Nuova audizione nell'indagine della Procura di Roma che cerca di chiarire come sia avvenuta la fuga di notizie sull'inchiesta Consip. Oggi a piazzale Clodio è stato ascoltato per circa un'ora e mezza, Luigi Ferrara, presidente della centrale acquisti della Pubblica Amministrazione.

L'atto istruttorio si è svolto alla presenza del procuratore capo, Giuseppe Pignatone, dell'aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Mario Palazzi. Si tratta della seconda audizione a cui si è sottoposto Ferrara dopo quella svolta con i magistrati di Napoli. Il nome del massimo dirigente Consip era stato fatto da Luigi Marroni, amministratore delegato della Centrale acquisti. Secondo Marroni, Ferrara gli aveva raccontato di aver saputo dell' inchiesta sui vertici Consip dal Comandante Generale dei carabinieri Tullio Del Sette. Una versione che lo stesso Ferrara ha, in qualche modo, «ridimensionato» davanti ai magistrati di Napoli affermando che Del Sette si era limitato a dirgli di stare attento a Alfredo Romeo, l'imprenditore napoletano finito poi in carcere il primo marzo scorso con l'accusa di corruzione.

Anche davanti ai magistrati romani, il dirigente ha sostanzialmente ribadito quanto detto nella precedente audizione. L'audizione di oggi arriva otto giorni dopo quella di Marroni, durata oltre sette ore. Anche l'ad non ha cambiato versione su quanto detto nel dicembre scorso a Napoli. Marroni raccontò ai carabinieri del Noe e poi ai pm di avere saputo da quattro persone diverse e in differenti occasioni che le sue utenze telefoniche erano sotto intercettazione. A investigatori e inquirenti oltre al nome di Ferrara, fece anche quelli di Filippo Vannoni, presidente di Pubbliacqua, del generale Emanuele Saltalamacchia e dell'attuale ministro Luca Lotti. Gli ultimi due sono stati indagati per rivelazioni del segreto d'ufficio.

Sul fronte delle indagini i magistrati di piazzale Clodio sono in attesa dei risultati della consulenza disposta sui cellulari di Alessandro Sessa, numero due del Noe e indagato per depistaggio.
I telefonini saranno sottoposti a una consulenza per il recupero di sms e whatsapp. Gli inquirenti approfondiranno il tema delle comunicazioni tra il numero 2 del Noe e il capitano Gian Paolo Scafarto, indagato per falso.
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