Omicidio Loris, i periti: «Veronica capace di intendere e di volere»

Omicidio Loris, i periti: «Veronica capace di intendere e di volere»
Martedì 7 Giugno 2016, 13:15 - Ultimo agg. 8 Giugno, 14:21
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«Personalità non armonica quella di Veronica Panarello, ma capace di intendere e di voleredi partecipare al processo». Queste le conclusioni dei periti incaricati dal Gup di Ragusa, Andrea Reale, di stilare la perizia sulla donna accusata di avere ucciso il figlio Loris Stival il 29 novembre del 2014, a Santa Croce Camerina.

La perizia psichiatrica, depositata in Tribunale subordinata con rito abbreviato, è stata redatta da Roberto Catanesi, ordinario di Psicopatologia forense all'Università di Bari, ed Eugenio Aguglia, professore ordinario di Psichiatria all'Università di Catania. La donna su richiesta della difesa è stata sottoposta anche a esami psicodiagnostici. La prossima udienza in cui ci sarà l'escussione dei periti e consulenti resta fissata per il 20 giugno.

Nelle conclusioni della perizia psichiatrica di 105 pagine gli esperti sostengono che la donna «presenta tratti disarmonici della personalità», ma «il complesso di elementi clinici e psicodiagnostici raccolti non consente di mettere in luce disturbi mentali clinicamente rilevanti», secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (Dsm).

Secondo i periti, l'imputata è inoltre «in grado di partecipare coscientemente al processo» perché, spiegano, le sue «attuali condizioni psichiche le consentono di comprendere oggetto e contenuto delle imputazioni, oltre a consentirle di argomentare circa le accuse che le sono mosse», ed è «in grado di esporre i fatti di cui è a conoscenza». Infine, per i periti «non risulta compromessa la capacità di autodeterminarsi rispetto a obiettivi dati, di potere riferire in modo e con modalità tali da preservare i suoi interessi nella vicenda giudiziaria».


 

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