Papa Francesco nominerà 15 nuovi cardinali nel prossimo concistoro, il 14 febbraio. Lo ha annunciato oggi durante l'Angelus in piazza San Pietro: «Quindici cardinali, da 14 nazioni del mondo», ha detto il Pontefice. Tra questi gli italiani Edoardo Menichelli e Francesco Montenegro. E saranno nominati anche 5 cardinali non elettori, ossia di più di 80 annni:tra di loro Luigi De Magistris,
pro-penitenziere maggiore emerito.
«Iniziamo il nuovo anno con una bella giornata», ha esordito appena affacciato, per poi tornare ancora una volta sulla questione della pace: «Ricordiamoci qui in piazza quel cartello, 'alla radice della pace c'è la preghiera' - ha detto, citando lo striscione apparso in piazza San Pietro il primo gennaio - la pace è dono che deve essere accolto e implorato», costruiamo «questo dono nelle situazioni diverse in cui ci troviamo».
Anche se «certamente la pace non è soltanto assenza di guerra, ma una condizione generale nella quale la persona è in armonia con se stessa, con la natura e con gli altri - ha aggiunto - far tacere le armi e spegnere i focolai di guerra rimane la condizione inevitabile per dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della pace nei suoi differenti aspetti».
«Dobbiamo convincerci, nonostante ogni
contraria apparenza - ha spiegato - che la concordia è sempre possibile, ad ogni livello e situazione.
Papa Bergoglio ha invitato «agli albori di un nuovo anno», a «riaccendere nel cuore un impulso di speranza che deve tradursi in concrete opere di pace, di riconciliazione, di fraternità. Ciascuno nel proprio ruolo e nelle proprie responsabilità - ha detto - può compiere gesti di fraternità nei confronti del prossimo, specialmente di coloro che sono provati da tensioni familiari o da dissidi di vario genere. Questi piccoli gesti - ha suggerito - hanno tanto valore: possono essere semi che danno speranza, possono aprire strade e prospettive di pace».
«Gli uomini parlano tanto della luce ma spesso preferiscono la tranquillità ingannatrice del buio, noi parliamo tanto della pace ma spesso ricorriamo alla guerra, scegliamo il silenzio complice oppure non facciamo nulla di concreto per costruire la pace», ha aggiunto.