Papa Francesco: «Alcune donne sono isteriche, perdonatemi se sono un po' femminista...»

Papa Francesco: «Alcune donne sono isteriche, perdonatemi se sono un po' femminista...»
Giovedì 17 Settembre 2015, 15:01 - Ultimo agg. 18:35
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Lo show di Papa Francesco sorprende ancora. 'Perdonatemi, se sono un po' femminista!''. Papa Francesco parla così di fronte l'uditorio dei circa 5.000 giovani consacrati, ricevuti nell'aula Paolo VI in Vaticano in occasione del loro convegno internazionale a Roma, nel contesto dell'anno della vita consacrata. Rivolgendosi in particolare alle suore, il Pontefice dice ''grazie per la testimonianza delle donne consacrate; non tutte, però, ce ne sono alcune un po' isteriche...''.



Il Papa spiega che ''evangelizzare non è lo stesso che fare proselitismo: noi non siamo un'associazione di calcio che cerca aderenti e soci. Evangelizzare non è soltanto convincere ma testimoniare: tu potrai studiare e fare corsi di evangelizzazione, ma la capacità di riscaldare i cuori non viene dai libri che leggi ma dal tuo cuore''.



La prostituzione ''è una vergogna delle nostre società, che si vantano di essere moderne e di aver raggiunto alti livelli di cultura e di sviluppo''. E' l'accusa che ha lanciato Papa Francesco, ricevendo nella sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano i partecipanti al simposio internazionale sulla pastorale della strada promosso dal Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti.



''E' preoccupante -denuncia il Papa- vedere in aumento il numero delle giovani ragazze e delle donne chevengono costrette a guadagnarsi da vivere sulla strada, vendendo il proprio corpo, sfruttate dalle organizzazioni criminali e a volte da parenti e familiari''.



Per Francesco, ''la corruzione diffusa e la ricerca del guadagno a tutti i costi privano gli innocenti e i più deboli delle possibilità di una vita dignitosa e alimentano la criminalità della tratta e le altre ingiustizie che gravano sulle loro spalle. Nessuno -avverte il Papa- può rimanere inerte di fronte all'urgente necessità di salvaguardare la dignità della donna, minacciata da fattori culturali ed economici''.