I social, un rimprovero poi uno schiaffo: e alla fine la sentenza. Una storia tristemente attuale quella successa a Roma. La casa in disordine, le diverse vessazioni psicologiche e anche uno schiaffo appunto, assestato alla figlia adolescente (12 anni), colpevole di aver inviato su Instagram foto sensuali a un ragazzo più grande di lei. Sono questi gli elementi di una storia che è finita tra i corridoi del tribunale di piazzale Clodio, dove la donna è stata rinviata a giudizio con l’accusa di maltrattamenti. La vicenda è emersa dopo il racconto della ragazzina ai servizi sociali. Gli assistenti infatti nel 2012 avevano bussato alla porta della famiglia a causa di una segnalazione e, una volta in casa, avevano trovato l'appartamento oltremodo in disordine. La donna è stata condannata a un anno e 7 mesi.
«E’ colpa di mia figlia che non mi aiuta nelle faccende domestiche», avrebbe in sostanza risposto la donna, scaricando le responsabilità sulla figlia dodicenne e spiegando di essere costretta a crescere tre figli da sola e di vivere anche con l’anziana madre.