Spoleto, nuova emergenza terremoto
Donna salva per miracolo, 400 sfollati

Spoleto, nuova emergenza terremoto Donna salva per miracolo, 400 sfollati
di Ilaria Bosi
Lunedì 2 Gennaio 2017, 15:35 - Ultimo agg. 21:20
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SPOLETO - Il tetto della sua abitazione è crollato diversi minuti dopo la scossa delle 4.36. Ma per la paura avuta poco prima, la signora Francesca, che vive da sola nell'edificio di Azzano che ha subito il crollo più importante, non si è rimessa a letto. "Si era appena affacciata fuori a scrollare la tovaglia della sera prima - racconta una vicina di casa - e per questo questo ha fatto in tempo ad allontanarsi senza essere travolta dalle macerie. Io ero uscita a fare colazione con alcuni familiari e una persona che abita in una casa vicina ci ha raggiunto per avvisarci dell'avvenuto crollo". Danni diffusi in diverse abitazioni della zona, tra Azzano, San Giacomo e Palazzaccio.  "Sono in corso i sopralluoghi - ha detto il sindaco Fabrizio Cardarelli - ma servono più tecnici. La situazione di Spoleto è stata probabilmente presa sotto gamba e le richieste si aggiungono a quelle già accumulate in seguito alle precedenti emergenze. Non possiamo più aspettare". Alcune abitazioni sono state fatte sgomberare e inizia una nuova emergenza: "Ho già disposto di riaprire il Palatenda - racconta il sindaco - servirà per la prima accoglienza di chi non ha casa agibili o ha semplicemente paura. Stiamo lavorando per contenere i disagi". Centri antipanico riaperti anche nel Comune di Campello sul Clitunno. L'epicentro del terremoto di stanotte (ore 4,36, di magnitudo 4.1) è stato localizzato tra Campello e San Giacomo, dove da tempo è attiva una nuova faglia che gli esperti avevano definito "molto antica e sotto controllo", ma che crea comprensibile preoccupazione tra la gente. 

Sono 400 gli sfollati delle frazioni spoletine di Azzano, San Giacomo e Palazzaccio che questa sera potranno trovare alloggio al Palatenda di Spoleto. Il sindaco, Fabrizio Cardarelli, subito dopo la scossa di 4.1 di magnitudo che si è registrata alle 4:36 tra Spoleto e Campello sul Clitunno, ha predisposto l'allestimento della struttura «per ospitare gli abitanti di queste tre frazioni, dove il sisma ha creato dei danni ingenti alle abitazioni», spiega lo stesso Cardarelli. Al momento un numero preciso di sfollati ancora non c'è, «ma fortunatamente le frazioni colpite non registrano molti abitanti», sottolinea il sindaco, che però pone il problema della lentezza dei sopralluoghi finora espletati nel territorio di Spoleto: «Dal terremoto del 24 agosto a oggi - sottolinea - abbiamo oltre 5.000 richieste di verifiche, ma purtroppo ci hanno assegnato solamente due squadre di tecnici e così fino a ora siamo riusciti ad espletarne soltanto 2.000. I danni creati dai terremoti di agosto e ottobre qui a Spoleto - aggiunge Cardarelli - sono stati completamente sottovalutati: e pensare che abbiamo già circa 400 persone sfollate e adesso siamo chiamati a fronteggiare la nuova emergenza che si è venuta a creare con la scossa di questa mattina».
 

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