Corea del nord, lanciato nuovo missile: «Possiamo colpire tutto il territorio Usa»

Corea del nord, lanciato nuovo missile: «Possiamo colpire tutto il territorio Usa»
Sabato 29 Luglio 2017, 10:18 - Ultimo agg. 30 Luglio, 16:15
4 Minuti di Lettura

La Corea del Nord ha lanciato un altro missile a un orario insolito, in piena notte: i rilievi preliminari dei militari di Usa, Corea del Sud e Giappone hanno concordato sul tipo balistico e poi anche sulle caratteristiche di modello intercontinentale (Icbm), simili a quello testato il 4 luglio, se non «avanzato», come ipotizzato da Seul.

L'intero territorio degli Stati Uniti è alla portata dei missili balistici intercontinentali di cui dispone la Corea del Nord, che ieri ha condotto un nuovo test con successo, ha poi rivendicato Kim Jong-un, citato dall'agenzia di stampa Kcna, secondo cui «il leader ha orgogliosamente detto che il test conferma che tutti gli Stati Uniti sono a portata di lancio» dei missili di Pyongyang.

«Le minacce di guerra di Washington - ha detto ancora Kim - ci spingono solo a risvegliarci ulteriormente e giustificano la nostra volontà di sviluppare armi nucleari». E il successo del test, ha continuato la Kcna, rappresenta «un duro avvertimento» all'amministrazione americana ed al presidente Donald Trump, che ha definito il lancio «solo l'ultima delle azioni insensate e pericolose del regime nordcoreano».

Il missile testato è un Hwasong-14, lo stesso modello di quello lanciato il 3 luglio scorso, alla vigilia della festa
dell'indipendenza degli Stati Uniti.

La «provocazione» attesa dall'intelligence americana intorno al 27 luglio, giorno del 64/mo anniversario dell'armistizio della Guerra di Corea, alla fine dunque è arrivata. Il Comando di Stato maggiore congiunto sudcoreano, in massima allerta da alcuni giorni, ha spiegato che il test, il 14/mo da inizio anno, è avvenuto poco dopo le 23:40 di venerdì «dalle vicinanze di Mupyong-ri, nella provincia settentrionale di Jagang» registrando una gittata superiore ai 1.000 km. Il presidente Moon Jae-in ha convocato a stretto giro una riunione d'urgenza del Consiglio sulla sicurezza nazionale all'1:00 di sabato, le 18:00 di venerdì in Italia, allo scopo di fare una prima analisi della situazione.

Il vettore, ha detto invece il premier Shinzo Abe in un breve incontro con la stampa, è caduto nella zona economica esclusiva nipponica nel mar del Giappone dopo un volo di 45 minuti, secondo il portavoce del governo Yoshihide Suga. Tokyo ha convocato il Consiglio sulla sicurezza nazionale, così come Seul che ha anche chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza per imporre nuove sanzioni su Pyongyang.

L'ultima mossa del Nord appare andare in direzione opposta alla proposta del Sud di avviare un dialogo militare per far calare le tensioni lungo il 38/mo parallelo e un confronto sugli incontri delle famiglie separate dalla Guerra di Corea. E sembra soprattutto una sfida al Consiglio di Sicurezza dell'Onu dove sono in discussione le ipotesi di altre risoluzioni con sanzioni per il test del 4 luglio, il primo missile intercontinentale che ha mostrato un potenziale tecnico per poter raggiungere l'Alaska.

«Siamo al punto i cui con ogni test la Corea del Nord fa avanzare le sue capacità nucleari/missilistiche e rafforza la sua posizione negoziale», ha riassunto la situazione via Twitter Suzanne DiMaggio, senior fellow della New America Foundation e spesso negoziatrice «ombra» americana con Pyongyang. Resta da capire quando il leader Kim Jong-un deciderà di avviare una possibile trattativa con l'«imperialista» americano e quanto efficace potrà essere la pressione della Cina che appena due giorni fa ha ribadito la «ferma opposizione» a nuovi test.

Nel frattempo, i media ufficiali del Nord hanno dato conto in giornata della visita di giovedì del Comandante supremo al cimitero militare di Pyongyang per onorare i caduti nel giorno l'anniversario dell'armistizio, occupandosi del leader per la prima volta dal 13 luglio. Un'assenza che aveva alimentato le speculazioni che non fosse nella capitale per «sovrintendere» a un altro test balistico.

La comunità internazionale ha condannato il lancio. La frequenza dei test missilistici di Pyongyang e il continuo sviluppo delle relative tecnologie rappresentano «fonte di grande e crescente preoccupazione», ha dichiarato la Farnesina. «Il test costituisce l'ennesima chiara violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA