Dieselgate, sotto accusa un ingegnere italiano

Dieselgate, sotto accusa un ingegnere italiano
Venerdì 7 Luglio 2017, 07:45 - Ultimo agg. 8 Luglio, 19:01
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WASHINGTON - Le autorità degli Stati Uniti hanno accusato un ex dirigente della Audi, marchio di lusso della Volkswagen, di avere ordinato di programmare i motori diesel di modo che potessero ingannare i test sulle emissioni. Giovanni Pamio, 60 anni, cittadino italiano, è ritenuto uno dei principali responsabili di una cospirazione che ha accompagnato lo scandalo costato alla Volkswagen più di 20 miliardi di dollari in multe e cause. Pamio è l’ottavo ex dirigente della Volkswagen accusato nell’ambito dell’ indagine portata avanti dall’ Fbi e dalla sezione criminale dell’Agenzia per la protezione ambientale.

Uno di questi sarà giudicato alla fine di questo mese, un altro è in carcere negli Stati Uniti e altri cinque sono cittadini tedeschi. La Volkswagen ha ammesso che i motori Vw, Porsche e Audi con motori diesel da due o tre litri erano stati programmati per aggirare i controlli anti inquinamento durante i test di routine e tornare al normale funzionamento durante l’uso delle vetture su strada. La truffa è andata avanti per anni prima di essere smascherata dalla West Virginia University.

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