Uccisa a 17 anni: "Il padre non approvava l'amore con un ragazzo musulmano"

Uccisa a 17 anni: "Il padre non approvava l'amore con un ragazzo musulmano"
Uccisa a 17 anni: "Il padre non approvava l'amore con un ragazzo musulmano"
Mercoledì 19 Luglio 2017, 14:21 - Ultimo agg. 20 Luglio, 09:15
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Un delitto d'onore di matrice cristiana in un paese che (teoricamente) dovrebbe essere quello dell'incontro tra culture e religioni diverse tra loro. La morte di una ragazza di appena 17 anni, Henriette Kara, ha sconvolto Israele. La giovane, che proveniva da una famiglia di religione cristiana, si era infatti innamorata di un ragazzo musulmano e nonostante la contrarietà di suo padre aveva deciso di continuare la relazione anche dopo che il suo fidanzato era stato arrestato.



La ragazza, che viveva a Ramleh con la famiglia, aveva avuto parecchi scontri con il padre, il 58enne Sami Kara. L'uomo, cristiano intransigente, non accettava che la figlia uscisse con un musulmano e fu ancora più ostinato quando seppe dell'arresto del ragazzo. La goccia che fece traboccare il vaso fu l'annuncio della figlia di volersi convertire, per amore, all'Islam: la furia del padre, in un primo momento, aveva anche indotto la ragazza alla fuga da casa per rifugiarsi a casa della madre del suo fidanzato. I genitori di Henriette, però, la trovarono e la costrinsero a tornare a casa con la forza. Lo riportano il Jerusalem Post e Metro.co.uk.

Lo scorso 13 giugno Henriette fu uccisa con diverse coltellate al collo, nella sua abitazione: per l'omicidio sono stati arrestati i genitori e uno zio. La giovane aveva anche provato a denunciare alla polizia e dopo la sua morte sono state organizzate diverse proteste contro le autorità, accusate di non aver fatto abbastanza per proteggerla. Il padre si è sempre professato innocente ma sarà processato. Stando ad alcune intercettazioni, l'uomo avrebbe detto alla madre, poco prima dell'omicidio: «Dimenticati di lei, non ne vale la pena. Ha disonorato la nostra famiglia, è immondizia e merita di morire abbandonata come un cane».
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