Uccide una donna e le sega le gambe, 14 anni dopo la confessione: «Me l'ha ordinato Dio»

Gemma Simpson e Martin Bell
Gemma Simpson e Martin Bell
Martedì 16 Dicembre 2014, 23:02 - Ultimo agg. 23:03
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LONDRA - "L'ho uccisa perché me lo ha ordinato Dio", così Martin Bell, tassista inglese, ha confessato di aver assassinato la giovane Gemma Simpson. L'omicidio risale a 14 anni fa e solo ora è stato ritrovato il cadavere.

Gemma all'epoca aveva 23 anni e si trovava nell'appartamento di Martin Bell. Lui in un raptus di follia la colpì con un martello e poi la pugnalò svariate volte alla schiena con un coltello da cucina.



L'uomo si è consegnato alla polizia quest'anno. Raccapriccianti i dettagli raccontati alla polizia e ora durante il processo: dopo l'omicidio il corpo è stato legato mani e piedi e riposto nella doccia per quattro giorni per paura che tornasse invita. Una volta deciso di sbarazzarsi del corpo le ha segato le gambe per nasconderla nel cofano dell'auto. Infine, l'ha sepolta con le catene in un luogo turistico del North Yorkshire. Alle forze dell'ordine c'è voluto l'ausilio di un metal detector per trovare il corpo nascosto dal 2000.



A Bell sono state riconosciute clinicamente diverse patologie psichiatriche. Era uscito da una casa di cura solo poche settimane prima il delitto. E' stato giudicato colpevole.