Dalla Turchia arrivano buone notizie sul fronte di pace. Ucraina e Russia, oggi al primo giorno del nuovo round di colloqui, stanno facendo progressi importanti al tavolo delle trattative. Ma c'è chi, come il presidente ceceno Razman Kadyrov, non approva e suggerisce di continuare l'attacco senza fermarsi.
«La mia opinione convinta - ha detto Kadyrov - è che questi negoziati non serviranno a nulla.
Dictator of #Chechnya, Ramzan #Kadyrov declared: "My convinced opinion is that these negotiations will do no good. In my opinion, it is necessary to finish what we started: to destroy the Banderites, Nazis, and Shaitans. Only then should we decide what to do next". pic.twitter.com/Nur69g46aX
— NEXTA (@nexta_tv) March 29, 2022
Il giallo della sua presenza in Ucraina
Dall'inizio dell'invasione Kadyrov (insediato al governo da Putin nel 2007) ha dato il suo supporto incondizionato a Mosca e ha inviato soldati ceceni a compattere insieme all'esercito russo. E da ieri, secondo il suo portavoce, sarebbe a Mariupol per combattere insieme al suo esercito. Sulla sua presenza però, aleggia sempre il mistero. Già in precedenza era stato segnalato in Ucraina, ma la notizia era poi stata smentita.
«Non manca molto tempo alla completa liberazione di Mariupol», ha dichiarato lo stesso leader ceceno in un video che testimonierebbe il suo arrivo sul campo di battaglia. «I militari russi stanno liberando Mariupol dalle bande naziste casa per casa. I combattenti agiscono in modo deciso, duro, tempestivo», ha aggiunto.