Secondo le stime demografiche per la prima volta nella storia la popolazione globale entrerà in un periodo di calo sostenuto: una stagnazione demografica che verrà registrata nella seconda metà del secolo e forse anche prima. Lo riporta il New York Times sottolineando come un pianeta con meno persone potrebbe allentare la pressione sull'uso delle risorse naturali. Ma, allo stesso tempo, richiede aggiustamenti sostanziali per la società facendo saltare l'idea che i giovani sono il motore di crescita dell'economia e contribuiscono a pagare per gli anziani.
È di 7,8 miliardi di persone ad oggi la popolazione mondiale e avrà difficoltà ad arrivare a 8,5 miliardi prima di cadere in declino.
Ma se la possibilità di una calo della popolazione preoccupa molti, altri invece invitano a non lasciarsi spaventare. Molte donne hanno meno figli per scelta e una popolazione più contenuta può tradursi in salari più alti, in una società più paritaria, in meno emissioni e in una maggiore qualità della vita.