«Attacchi chimici su Aleppo», indaga l'Onu. Bombe malgrado la tregua, chieste 48 ore di stop

«Attacchi chimici su Aleppo», indaga l'Onu. Bombe malgrado la tregua, chieste 48 ore di stop
Giovedì 11 Agosto 2016, 15:46 - Ultimo agg. 12 Agosto, 17:31
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«Tre ore al giorno di tregua umanitaria ad Aleppo non bastano: sono necessarie almeno 48 ore». Lo afferma l'inviato speciale dell'Onu per la Siria Staffan de Mistura in conferenza stampa a Ginevra. Due giorni fa l'Onu aveva chiesto una tregua di 48 ore per poter ripristinare le reti idrica ed elettrica e portare gli aiuti umanitari più urgenti ad una popolazione di due milioni di persone «unita nella sofferenza», sia che viva nell'ovest della città controllato dai governativi, sia nei quartieri orientali in mano agli insorti. La Russia, alleata del governo di Bashar al Assad e che partecipa ai bombardamenti con l'aviazione siriana, ha annunciato ieri sera una tregua di tre ore al giorno, ma le Nazioni Unite affermano che non basta per portare gli aiuti necessari.  

La situazione ad Aleppo stamane era «più calma di ieri», ma i combattimenti e i bombardamenti non sono completamente cessati, ha riferito questa mattina all'Ansa padre Ibrahim al Sabagh, parroco della chiesa di San Francesco, nel settore occidentale della città sotto controllo governativo, e dell'intera comunità cattolico-latina della città. «L'acqua corrente - ha aggiunto padre Ibrahim - è tornata ieri, ma solo a tratti, magari funziona per un'ora, poi se ne va, poi torna ancora per dieci minuti, e questo rende la gente ancora più demoralizzata e ansiosa. L'elettricità invece proprio non esiste». 

L'Onu, inoltre, indaga sul possibile attacco con gas tossico ad Aleppo denunciato dai ribelli, che ritengono sia stato compiuto dalle forze governative.
L'inviato dell'Onu in Siria, Staffan de Mistura, ha affermato che se l'attacco al cloro fosse confermato rappresenterebbe «un crimine di guerra».
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