Usa, sangue a Colorado Springs: uccide tre persone e poi muore nello scontro con la polizia

NEW YORK – Colorado Springs non è abituata a sentire spari, vedere macchine della polizia passare a sirene spiegate, posti di blocco sorgere ovunque e fermare il traffico. La cittadina turistica sulle Rocky Mountains ha difatti la fama di essere una delle più accoglienti e “a misura d’uomo” di tutti gli Stati Uniti. Eppure anche qui la violenza delle armi si è fatta sentire. Quattro persone sono morte, due uomini e due donne, dopo un sparatoria che si è estesa nella giornata e ha interessato tre diverse strade.



L’allarme è stato dato alle 8.45 del mattino del Colorado, da un testimone, Matt Abshire, che aveva visto dalla finestra un un uomo armato di un fucile d’assalto e varie pistole, sparare a caso contro un altro uomo. Abshore ha chiamato a polizia, e poi ha avuto il coraggio di scendere per strada e pedinare l’omicida. Così ha potuto raccontare di averlo visto puntare l’arma contro una donna, spararle, continuare a camminare, puntare l’arma contro una seconda donna e sparare anche a lei: “Sembrava che sparasse a caso” ha detto più tardi. Le due donne sono morte prima che arrivassero le ambulanze.



La descrizione che Abshire ha fatto dell’omicida ha permsso alle volanti della polizia di raggiungere e riconoscere il killer. Gli agenti gli hanno intimato di fermarsi, ma lui ha sparato loro contro. C’è stato un breve e intenso scontro a fuoco, e l’uomo è caduto. Pare sia morto arrivando all’ospedale.



Al momento la polizia di Colorado Springs non dà altre informazioni. Gli agenti coinvolti nella sparatoria sono stati messi in “ghiacciaia”, in attesa che l’inchiesta dello sceriffo chiarisca se tutto si è svolto come da manuale. I testimoni tuttavia sono concordi nel riconoscere che gli agenti hanno sparato solo dopo che l’uomo aveva puntato il suo fucile contro di loro. “I poliziotti gli hanno gridato di posare le armi per terra – dice Alicia Jaynes, che era ferma a un bancomat -. Lui invece ha alzato il fucile. C’è stato un grande scambio di fuoco, almeno venti colpi”.