Usa, nuovo impeachment per Biden dopo il caos al confine con il Messico

«Una gestione imbarazzante», Mayorkas è il primo segretario di Gabinetto sotto accusa in 150 anni

Joe Biden
Joe Biden
di Luca Marfé
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 21:30 - Ultimo agg. 21:32
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Nuovi guai per Joe Biden. Non si placa il caos immigrazione clandestina al confine con il Messico, e allora i repubblicani rilanciano forte: impeachment per il Segretario della Sicurezza Interna degli Stati Uniti.

Alejandro Mayorkas è in carica dal giuramento dell’attuale presidente, ha già servito nell’amministrazione Obama, ed è considerato un fedelissimo del Partito Democratico. E passa alla storia come il primo segretario di Gabinetto sottoposto alla procedura di impeachment in 150 anni di America.

«Una gestione imbarazzante», tuona la destra a stelle e strisce, che fa rilevare i rischi per la sicurezza nazionale, e dunque il tradimento del suo mandato.

Una manovra fondata, sì, su ingressi e statistiche che fanno spavento. Ma naturalmente una mossa politica per creare ulteriori fastidi a una Casa Bianca letteralmente in affanno su tutti i fronti.

La “sola” politica estera delinea un quadro di caos totale. Con in bilico il pacchetto di aiuti da 95 miliardi di dollari, che accorpa Ucraina, Israele, Gaza e confine col Messico, appunto. E con la politica interna che scalpita, con gli americani sempre più preoccupati per l’inflazione, per il lavoro e per l’economia in generale, nonché proprio per gli immigrati e per la sicurezza che traballa, in giro per le strade di città che sembrano oramai abbandonate al loro stesso destino.

La Camera ha approvato il procedimento contro Mayorkas con un voto a dir poco rocambolesco: 214 voti repubblicani contro 213 voti democratici, dove tra le file dei primi, il leader della maggioranza Steve Scalise è dovuto rientrare appositamente in quella Washington da cui si era allontanato a causa delle sue cure anti-cancro.

Difficile che possa esserci un séguito concreto al Senato, considerata la (micro) maggioranza, peraltro di sinistra.
Ma vale la logica, e per certi versi l’efficacia, di una sorta di furbo e gigantesco escamotage politico per tenere sulla graticola il dossier forse più caro in assoluto al popolo dei conservatori, il caos al confine con il Messico, e soprattutto Biden.

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