Dario Fo da sempre è stato fatto passare per l'icona dell'anti-conformista. Niente di più falso. Nelle varie stagioni della sua vita, che è stata molto politica, il grande attore appena scomparso si è sempre schierato dalla parte in quel momento se non vincente almeno viaggiante sulla cresta dell'onda e sempre nella sinistra più a sinistra quando non si poteva che essere di sinistra nel mondo della ciotta e dello spettacolo. E così, alla fine, il non banale e spesso fanciullesco e naïf conformismo di Fo è approdato al grillismo. Che in lui è stata una maniera per sentirsi giovane. E per restare sulla scena. Come una sorta di guru di questi "ragazzi" che possono cambiare il mondo. Da capocomico lungo tutta la sua vita, alla fine Fo è voluto diventare la spalla nobile di Grillo e una sorta di anziano e novecentesco alter ego di Casaleggio senior. Ora i grillini lo piangono come un padre e un maestro che non c'è più. Ma la sua spesso sublime arte teatrale ha sempre avuto nella politica la propria zavorra.
Dario Fo, il grande attore diventato guru dei grillini
di Mario Ajello
Giovedì 13 Ottobre 2016, 12:26
- Ultimo agg. 12:59
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