Renzi avvia il rimpasto e nomina tre napoletani nella squadra di governo Tutti i nomi

Renzi avvia il rimpasto e nomina tre napoletani nella squadra di governo Tutti i nomi
Giovedì 28 Gennaio 2016, 20:11 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 16:39
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Il premier Matteo Renzi avvia il rimpasto di governo atteso da molti mesi. I nuovi componenti del governo giureranno, a quanto si apprende, domani sera alle 21 a Palazzo Chigi. Sono tre i napoletani chiamati nella squadra: Amendola, Cesaro e Migliore, quest'ultimo così esce di scena dai possibili candidati alle primarie del centrosinistra a Napoli.

Domani inoltre il premier indicherà Enrico Costa, deputato di Ncd e attuale viceministro alla Giustizia, al Colle come ministro degli Affari regionali. Costa potrebbe giurare al Quirinale già domani. L'intenzione di proporre il nome di Costa al presidente della Repubblica, orami nota da tempo, sarebbe stato annunciato da Renzi nel corso del Consiglio dei ministri. Costa avrà anche la delega alla famiglia ed entrerà a far parte della cabina di regia per il Sud. 

Tommaso Nannicini è stato nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. 

Nel rimpasto ​Enrico Zanetti è stato promosso vice ministro dell'Economia. Per l'ex sottosegretario, però, non ci sarà l'attesa delega al fisco e le sue competenze verrano definite più in avanti.

Gennaro Migliore (Pd) e Federica Chiavaroli (Ncd) sono stati poi nominati sottosegretari al ministero della Giustizia. Altri due deputati di Ncd, Antimo Cesaro e Dorina Bianchi, sono stati nominati sottosegretari alla Cultura.  Enzo Amendola Pd diventa sottosegretario agli Esteri.

Teresa Bellanova da sottosegretario al Lavoro diventa vice ministro allo Sviluppo. 

Torna poi al governo il senatore Antonio Gentile, coordinatore regionale di Ncd per la Calabria, che viene nominato sottosegretario allo Sviluppo economico (diventerà viceministro a metà marzo quando Carlo Calenda andrà a Bruxelles come rappresentante italiano). Simona Vicari, senatrice di Ncd e attuale sottosegretario allo Sviluppo economico, passa invece alle Infrastrutture.

Gentile si era dovuto dimettere l'anno scorso da sottosegretario alla Infrastrutture per essere stato coinvolto in una vicenda che lo vedeva accusato di aver fatto pressioni per non far uscire in edicola il quotidiano l'Ora della Calabria per evitare la pubblicazione di un articolo su un'inchiesta della Procura di Cosenza su presunte irregolarità nell'affidamento di incarichi a esterni da parte dell'Azienda sanitaria provinciale in cui era indagato il figlio (la cui posizione è stata poi archiviata). Il direttore del Giornale, Luciano Regolo, aveva raccontato che l'editore, prima della pubblicazione del pezzo, gli aveva chiesto se non fosse possibile ritirare dalla pubblicazione un articolo relativo all'indagine in corso sul figlio del senatore Tonino Gentile. Poi a tarda notte era stato lo stesso stampatore a comunicare l'improvvisa rottura della rotativa che impedirà, di fatto, l'uscita del giornale quel giorno. Gentile, l'editore del giornale e lo stampatore avevano poi sempre negato di aver voluto impedire la pubblicazione dell'articolo.



 
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