Festa del Lavoro, Mattarella: «Non è una merce di scambio, ogni morte è inaccettabile»

Il presidente della Repubblica in Calabria: "Sui disabili ci sono ancora troppe difficoltà"

Festa del Lavoro, Mattarella: «Non è una merca di scambio, ogni morte è inaccettabile»
Festa del Lavoro, Mattarella: «Non è una merca di scambio, ogni morte è inaccettabile»
Martedì 30 Aprile 2024, 13:08 - Ultimo agg. 20:23
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«Il lavoro è legato, in maniera indissolubile, alla persona, alla sua dignità, alla sua dimensione sociale, al contributo che ciascuno può e deve dare alla partecipazione alla vita della società. Il lavoro non è una merce». Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando dalla Calabria in vista della Festa del Lavoro. «Ha un valore nel mercato dei beni e degli scambi. Anzi, ne è elemento essenziale - ha aggiunto - perché senza l'apporto della creatività umana sarebbe privo di consistenza e di qualità».

L'OCCUPAZIONE

«I dati sull'occupazione - prosegue Mattarella - registrano nel loro insieme una crescita significativa.

Il trend positivo riguarda larga parte d'Europa, Italia in testa, e questo è motivo di grande soddisfazione per tutti noi. È una buona notizia che siano aumentati i posti di lavoro, e anche i contratti a tempo indeterminato. Lo è anche la crescita del lavoro femminile. Naturalmente non dobbiamo dimenticare le disparità sociali e territoriali che perdurano; gli esclusi; il fenomeno dei lavori precari e sottopagati. Il basso livello retributivo di primo ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, che induce tanti di loro a recarsi all'estero a migliori condizioni».

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DISABILI

Perdurano «le difficoltà di chi sopporta una disabilità, il peso degli oneri di assistenza che non di rado spingono nel bisogno anche famiglie di chi un lavoro ce l'ha. Gli indicatori positivi della congiuntura devono incoraggiarci a proseguire con intelligenza nel senso di una crescita economica fondata su equità e coesione», sottolinea poi il presidente della Repubblica.

LE MORTI

«Non possiamo accettare lo stillicidio continuo delle morti, provocate da incurie, da imprudenze, da rischi che non si dovevano correre. Mille morti sul lavoro in un anno rappresentano una tragedia inimmaginabile. Ciascuna di esse è inaccettabile».

I SINDACATI

«Nella storia repubblicana dal confronto tra istituzioni e parti sociali sono giunte spinte importanti per il progresso, per la definizione e la diffusione dei diritti, per l'ammodernamento delle stesse imprese. I corpi intermedi sono un elemento caratterizzante del disegno della nostra Costituzione e recano beneficio all'Italia. Il movimento sindacale - portatore di valori democratici - è interlocutore insopprimibile per lo sviluppo di una fruttuosa contrattazione collettiva, di settore e aziendale», spiega Mattarella.

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