Carcere minorile di Nisida, ok al restyling del teatro di Eduardo: c'è il sì del governo

Accordo bipartisan in Parlamento

Ragazzi nel teatro di Nisida
Ragazzi nel teatro di Nisida
di Daniela De Crescenzo
Martedì 1 Agosto 2023, 23:40 - Ultimo agg. 2 Agosto, 17:11
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Questo teatro si deve fare. Per una volta tutti, governo, opposizioni, volontari e imprenditori sembrano d’accordo: lo spazio scenico voluto da Eduardo, ma chiuso da tempo a causa delle infiltrazioni, deve essere restituito ai ragazzi del carcere di Nisida. Un’operazione non facile, visti gli alti costi previsti e la complessità dell’iter burocratico. Ostacoli che potrebbero essere superati visto il largo fronte delle forze disponibili. Nei giorni scorsi la Camera ha approvato, con il parere favorevole del Governo, un ordine del giorno (prima firmataria l’onorevole del Pd, Debora Serracchiani) in cui si chiede di «valutare l’opportunità compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica di adottare azioni per ripristinare l’agibilità del teatro dell’istituto penale per minorenni di Nisida». E il senatore Andrea Ostellari (Lega), sottosegretario alla Giustizia, spiega al Mattino: «Alla ristrutturazione del Teatro di Nisida possono concorrere tutte le Istituzioni. Il Governo è favorevole, siamo fiduciosi che anche la Regione, interpellata dalla consigliera Rescigno, farà la sua parte. L’obiettivo non è solo quello di ripristinare la funzionalità di un’edificio. Qui si tratta di assicurare ulteriori possibilità di educazione e avviamento al lavoro di giovani che oggi sono ristretti, ma domani torneranno a far parte della nostra Comunità. Con che atteggiamento e con che aspirazioni dipende da tutti noi».

E infatti il teatro fu voluto da Eduardo proprio per offrire ai giovani detenuti la possibilità di imparare i mestieri legati alla messa in scena: dall’attore, al costumista, al tecnico dei suoni: proprio questa è la magia del teatro, far convivere tante esperienze, sensibilità, e professionalità diverse. Proprio come sta accadendo in queste settimane, quando la città, ma non solo, si sta mobilitando per un progetto comune nel nome del senatore a vita che nel discorso  tenuto in aula dopo la nomina, spiegò: «Mi sono sempre domandato quale potrebbe essere il mio contributo affinché la barca di questi ragazzi, che sta facendo acqua da tutte le parti, possa finalmente imboccare la strada giustizia. Sono convinto che se si opera con energia, amore e fiducia in questi ragazzi molto si può ottenere da loro». La prima a lanciare un appello per la ristrutturazione del carcere è stata qualche mese fa Cristiana Farina, la sceneggiatrice della serie “Mare Fuori”.

La prima risposta arrivò dal Fai, Fondo per l’ambiente italiano, che si è messo al lavoro per creare una cordata di imprenditori pronti a dare una mano.

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A coordinare le iniziative è il direttore dell’istituto penitenziario, Gianluca Guida che spiega: «Nel progetto dell’Istituto penale per Minorenni di Nisida parte centrale è riservata infatti al potenziamento dei talenti artistici, attraverso un percorso basato sul apprendimento del linguaggio del corpo e della voce». E poi racconta: «Il 17 maggio di quest’anno, a seguito di una rinnovata attenzione alla ristrutturazione del Teatro di Eduardo che ha avuto grande eco sui social, si sono ritrovati a Nisida un gruppo di istituzioni, enti ed imprenditori interessati a contribuire alla risoluzione della vicenda». È stata anche tracciata una road map che prevede la verifica del progetto di fattibilità elaborato dall’architetto Felice Giovanni Iovinella, di cui si occuperà il dipartimento di architettura dell’università Vanvitelli; la possibilità di costituire un comitato promotore del found racing: l’individuazione di una fondazione bancaria che possa gestire la raccolta fondi. Intanto si va avanti con la progettazione. E la professoressa Ornella Zerlenga, direttore del dipartimento di architettura dell’università Vanvitelli, spiega: «Stiamo approfondendo la conoscenza dei luoghi a partire dalla torre borbonica. Il teatro tornerà come lo aveva voluto Eduardo».

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