Fisco, Meloni: «Non dirò mai che le tasse sono belle». Leo: «Approvazione prima dell'estate»

«Non penso, non dirò mai che le tasse siano una cosa bellissima, sono una cosa bellissima le libere donazioni, non i prelievi imposti per legge», dice Meloni

Meloni: «Record lotta evasione fiscale nel 2023: 24,7 miliardi di euro. Ora riforma fiscale organica». Leo: «Approvazione prima dell'estate»
Meloni: «Record lotta evasione fiscale nel 2023: 24,7 miliardi di euro. Ora riforma fiscale organica». Leo: «Approvazione prima dell'estate»
Mercoledì 13 Marzo 2024, 12:51 - Ultimo agg. 19:40
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«Non dirò mai tasse cosa bellissima», dice la premier Giorgia Meloni al convegno sulla riforma fiscale alla Camera. Cita - al contrario - l'ex ministro dell'Economia Padoa Schioppa per illustrare il nuovo corso che il suo esecutivo intende imprimere al fisco. Accanto a lei c'è il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti che parla di un andamento dell'economia «che non va in modo eccezionale, ma addirittura meglio di tanti partner europei e di questo dobbiamo essere fieri». E poi promette un sistema nuovo: «La riforma fiscale sarà valutata non solo per quello che è scritto ma per gli effetti che avrà nel corso del tempo. - dice Giorgetti - I primi passi sono andati esattamente nella direzione del nostro obiettivo: andare incontro alle famiglie, restituire il potere d'acquisto - con il primo modulo della riforma dell'Irpef - e premiare le imprese, e più in generale un sistema fiscale che deve andare a premiare chi investe, chi rischia, chi lavora». Presente anche il viceministro Maurizio Leo che ha ipotizzato che la riforma potrebbe essere approvata già prima dell'estate. «Ci viene imposto di dare risposte coraggiose e strutturali, per affrontare questioni a livello strutturale, il fisco e una delle prime materie che abbiamo voluto affrontare», ha detto Meloni che annuncia anche una revisione del sistema sanzioni: «Stiamo lavorando per allineare le sanzioni ai parametri europei perché quelle che avevamo erano sproporzionate, illogiche e vessatorie. E anche abbastanza inutili». 

Meloni: «Non dirò mai che le tasse sono bellissime»

«Non penso, non dirò mai che le tasse siano una cosa bellissima, sono una cosa bellissima le libere donazioni, non i prelievi imposti per legge», scandisce Meloni. «È proprio per questo - ha proseguito - penso che sia grande la responsabilità di chi è chiamato a gestire le risorse che arrivano da quei prelievi, che non possono essere utilizzate in modo irresponsabile, ancora peggio se per garantirsi, diciamo così, facile consenso nell'immediato e lasciare a chi viene dopo a ripagare quelle irresponsabilità, ma devono essere immaginate in modo tale da far sì che chi ha pagato quelle tasse, comprensibilmente diciamo controvoglia, possa almeno dire che sono risorse spese per cose utili a me e alla comunità nazionale».

E, ha osservato «questa è la visione che stiamo cercando di realizzare, che ci ha spinto ad assumerci la responsabilità storica di abbandonare la logica degli interventi 'spot', per portare avanti una riforma del fisco che fosse organica, perchè riteniamo che solo con una riforma organica e complessiva si possa puntare a raggiungere uno dei nostri grandi obiettivi: una riduzione generalizza della pressione fiscale»

FOTO Riforma del fisco, Meloni: «Sanzioni illogiche,allinearsi a parametri europei»

Leo: «Accertamenti fiscali prima, non dopo»

«Abbiamo fatto un primo passo per le fasce medio-basse, ora dobbiamo andare oltre e occuparci del ceto medio, ho sempre detto che chi guadagna 55 mila euro non può essere considerato super-ricco, vogliamo intervenire e dobbiamo farlo reperendo le risorse per procedere», ha spiegato il vice ministro dell'Economia Maurizio Leo, intervenendo al convegno. Leo ha insistito che bisogna «cambiare registro» sull'accertamento, «non agire ex post, ma ex ante, con la logica del concordato preventivo biennale, così come sulle sanzioni che oggi sono da esproprio, per esempio in materia di Iva, e il contenzioso che è un moloch inespugnabile, visto che presso la Corte di Cassazione il 44% di controversie civili è tributario, dobbiamo semplificare e far diminuire questo carico con la conciliazione, come ci chiede l'Europa che ci da risorse per deflazionare».

La presidente delinea «una nuova idea di Italia più vicina alle esigenze dei contribuenti» e delle «aziende» e parla di una scommessa culturale profonda: uno Stato che non deve essere percepito com avversario, un nemico che merita di essere raggirato. «Ci hanno accusato di voler aiutare gli evasori, di allentare le maglie fisco, di nascondere condoni immaginari», ma la risposta è nei «numeri» con il «2023 che è l'anno record nella lotta all'evasione fiscale con, 24,7 miliardi» allo Stato, «4,5 miliardi e mezzo in più dell'anno precedente».

Fisco, Meloni: basta interventi spot, obiettivo è ridurre le tasse 

L'iter della riforma, Leo: «Approvazione prima dell'estate»

«Abbiamo predisposto 10. Testi unici e li mettiamo in consultazione per far in modo che gli addetti ai lavori possano darci un contributo e dirci se tutto è stato raccolto, nel giro di due mesi ci diranno questo e i Testi verranno portati in approvazione in Consiglio dei ministri e poi in iter parlamentare per essere approvati prima dell'estate». Lo ha detto il vice ministro dell'Economia Maurizio Leo, intervendo al convegno sulla riforma fiscale. «Stiamo lavorando anche al Testo unico sulle Dogane che terrà conto anche dei regolamenti comunitari, per rivisitare tutto il sistema e faremo un decreto correttivo perchè con questa massa di norme ci sarà da fare un fine tuning; poi faremo un decreto sui tributi che non hanno impatto sul gettito, sia per imposte dirette che indirette e per i tributi minori, che non richiedono di prevedere risorse. Porteremo in consultazione tutto il resto della riforma che richiede invece risorse», ha aggiunto. 

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