Migranti, l'ipotesi Ue: tutti sospendano Schengen per 2 anni

Migranti, l'ipotesi Ue: tutti sospendano Schengen per 2 anni
di Valentina Errante
Venerdì 22 Gennaio 2016, 09:29 - Ultimo agg. 23 Gennaio, 08:58
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ROMA - La posta in gioco è la sopravvivenza dell'Europa. Perché mentre si discute di rivedere Dublino e l'accordo tra i 28 non si trova, gli ingressi di migranti non si arrestano. Così il ”warning” arriva inatteso dalla Commissione Ue, che annuncia: in caso di «minaccia sistemica e persistente» alle frontiere esterne di Schengen, la Commissione Ue può proporre al Consiglio l'attivazione dell'articolo 26 del codice, che prevede la possibilità di introdurre controlli alle frontiere fino a due anni. Non è una doccia fredda, a dicembre Bruxelles non aveva escluso la possibilità di fare ricorso alla clausola, ma una dichiarazione così dura sembra una minaccia. E mentre l'Italia rischia l'isolamento territoriale, Matteo Renzi in tv torna a parlare del braccio di ferro con l'Europa e annuncia: «Juncker e Merkel si sono arrabbiati sulla Turchia. Noi dovremmo dare 200-250 mln, ho detto bene ma ho chiesto che i soldi per l'immigrazione siano liberati dal patto si stabilità anche per l'Italia. Se viene riconosciuta lo 0,2 della clausola dei migranti bene, domani mattina firmiamo» per i tre miliardi alla Turchia. Il dilemma resta però la revisione di Dublino, i continui arrivi dalla rotta balcanica e la mancata revisione del Trattato, con un'equa distribuzione dei migranti tra i 28, anima la fronda del Nord, Germania in testa, che i controlli alle frontiere li ha già ripristinati. Lunedì i ministri degli interni, nell'incontro informale ad Amsterdam, dovranno chiarire quale futuro spetti all'Europa. Ma l'incontro decisivo, tra i capi di Stato e di governo, sarà a febbraio.

L'EMERGENZA
Germania, Austria, Croazia, Francia, Svezia, Danimarca i controlli alle frontiere li hanno già ripristinati, la sospensione di Schengen è in atto, ma potrebbe essere sancita e autorizzata per due anni. Come in Svizzera e in Danimarca, in due laender tedeschi contanti e oggetti di valore dei migranti vengono trattenuti all'ingresso per sostenere parte dei costi di accoglienza. Intanto nel mar Egeo si continua ad arrivare e morire. Il ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maizière ha chiarito di voler prolungare gli accertamenti a tempo indeterminato. «Al momento - dice - non vedo una data» per sospenderli. La situazione politica interna resta complicata, col leader della Csu e presidente della Baviera Horst Seehofer che insiste per portare la cancelliera Angela Merkel di fronte all'Alta Corte se non ridurrà i flussi.

SCHENGEN
E' la soluzione finale: in caso di «minaccia sistemica e persistente» alle frontiere esterne di Schengen, la Commissione può proporre al Consiglio di introdurre controlli alle frontiere interne fino a due anni. A maggio, la Germania - e a seguire altri Paesi - esaurirà il periodo massimo per i controlli consentito dagli articoli 23 e 25. Il nodo è proprio la revisione del Trattato, voluto da Germania e Italia contro la fronda del Nord-est. L'accordo non si trova e, nelle more, i paesi che sottoposti a maggiore pressione di arrivi, in base alla scelta della rotta balcanica da parte dei migranti, hanno già optato per una sospensione di Schengen. Il premier britannico Cameron si scaglia contro una revisione di Dublino che scardini il principio dell'onere di asilo per i Paesi di primo ingresso.

Dal Forum di Davos il premier olandese Mark Rutte (presidenza del consiglio Ue) incalza: restano «sei-otto settimane» per salvare Schengen.