Renzi: «Il terrorismo non si ferma chiudendo le frontiere»

Renzi: «Il terrorismo non si ferma chiudendo le frontiere»
Venerdì 22 Gennaio 2016, 09:40 - Ultimo agg. 11:46
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«Schengen è molto messo in dubbio e per noi è veramente triste, la libera circolazione era il grande sogno europeo. È giusto essere attenti contro il terrorismo ma non è che sospendendo Schengen si bloccano i terroristi: alcuni terroristi di Parigi sono cresciuti nelle nostre città». Renzi, a Rtl, evidenziando che «c'è paura e mancanza di visione nella chiusura di Schengen che mette a rischio il progetto europeo».

«A Calenda ho chiesto di creare un team molto forte e di farsi sentire, fare incontri e iniziative. Si è detto che il mio atteggiamento in Ue è sbagliato perchè così parlano male di noi. Se smettiamo con l'atteggiamento di subalternità e cominciamo a dire che l'Italia ha energie e risorse fondamentali il rispetto arriverà naturale». 

«Con la Merkel il rapporto è buono, la Germania ha bisogno dell'Italia e viceversa. Se si blocca l'export tedesco verso la Cina è evidente l'interesse che l'Italia si rimetta in moto sui consumi come per noi è fondamentale che la Germania svolga un ruolo di guida. La Merkel ha bisogno di un'Italia forte non a rimorchio». 


«Non ho mai chiesto una testa in vita mia, di mestiere non faccio il cacciatore di teste», Il premier poi smentisce  l'intenzione di chiedere le dimissioni del capo di gabinetto di Juncker, Martin lmayr. «Certo l'impressione è che in Ue ci siano due pesi e due misure», ha aggiunto.

«Il punto è se dove già sono in corso esplorazioni la concessione va avanti finchè c'è gas. La proposta del referendum è di bloccare tutto e questo significa perdita posti di lavoro ed è un controsenso perchè se c'è gas e si stanno già facendo prelievi si blocca il lavoro a metà. Vedremo quello che diranno gli italiani ma non è referendum su nuove trivelle ma su quelle che già ci sono», è poi intervenuto Renzi sullo scontro con le Regioni sulle trivelle. «Vedremo se prevale il buon senso o lo scontro ideologico», aggiunge il premier riferendosi all'esito del referendum. 
«Il petrolio a 25 dollari rischia di diventare un problema per gli equilibri geopolitici quanto al prezzo alla pompa ho chiesto al ministro dello Sviluppo di usare la moral suasion, non abbiamo molti altri strumenti, per chiedere di far scendere i prezzi». 

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