Matteo Renzi chiama Mastella: Sandra simbolo delle ingiustizie, è una battaglia comune alle Europee

Insieme nel nuovo progetto sotto il logo degli Stati Uniti d'Europa

Sandra e Clemente Mastella
Sandra e Clemente Mastella
di Anna Liberatore
Sabato 30 Marzo 2024, 18:53 - Ultimo agg. 31 Marzo, 11:09
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«Quanto a Mastella, la sua storia è diversa. Ho proposto a sua moglie Sandra che si candidasse perché, essendo stato suo collega in Senato, ne apprezzo lo stile e ricordo come sia stata vittima di una vergognosa pagina di malagiustizia. Per quello che mi è successo in questi anni mi piace l'idea di candidare persone che abbiano subito aggressioni giudiziarie e ne siano uscite a testa alta: Sandra è tra questi».

Ad affermarlo è Matteo Renzi nel corso di un'intervista rilasciata a Corriere della Sera rispetto all'accordo sottoscritto con la Bonino in vista delle elezioni europee e alla presenza (indiretta) in lista di Clemente Mastella, il leader di Noi di Centro, con cui aveva pattuito a novembre scorso un'intesa proprio in vista dell'appuntamento elettorale di giugno. Pur se non ci sarà il simbolo di NdC tra quelli presenti nel logo degli «Stati Uniti d'Europa», il partito del sindaco di Benevento sarà un affluente nello specifico del fiume Italia Viva, e in generale della causa proposta da +Europa e sposata anche da Volt, Psi e Libdem.

Renzi ha chiesto ufficialmente e insistentemente la candidatura di Sandra Lonardo. «Ringrazio Renzi per la stima e anche per le motivazioni che ha dato – afferma Mastella commentando le parole del senatore fiorentino -, soprattutto quelle attinenti alle vicende giudiziarie pur se tengo a sottolineare il mio rispetto verso la magistratura ed il suo operato essendo stato anche ex ministro della Giustizia. Ma prima di dare l'ok alla candidatura di Sandra dovrò discuterne insieme a lei e agli amici di partito: quelli del territorio e quelli che abbiamo nel Mezzogiorno per vedere se ad oggi ci sono le condizioni per una discesa in campo. Le relazioni con tutti sono molto buone, quindi vediamo». 

Dunque, piaccia o non piaccia alla leader di +Europa, Emma Bonino, la Lonardo potrebbe essere (sempre più concretamente) uno dei candidati nella circoscrizione Sud, quella in cui Renzi ha intenzione di indicare come capolista Teresa Bellanova, ministro dell'Agricoltura durante il governo Conte II e viceministro alle Infrastrutture con Mario Draghi. Oltre che l'assessore regionale all'Agricoltura, Nicola Caputo. L'accordo per la creazione di una lista di scopo tra le forze centriste ha ampliato di fatto la forbice del risultato al 7,8% rendendo possibile l'elezione in seno all'Europarlamento di più rappresentanti del mondo riformista e liberaldemocratico. Dovesse aderire anche Azione la coalizione supererebbe il 10% piazzandosi al terzo posto tra le forze politiche dopo Fratelli d'Italia ed il Partito democratico. 

 

I due sanniti

Ufficializzata, quella di Sandra Lonardo sarebbe la seconda candidatura sannita verso Bruxelles dopo quella di Luigi Barone, ex mastelliano di ferro e convogliato in quota Lega a gennaio scorso. Già in campagna elettorale da oltre un mese e mezzo, Barone, secondo rumors interni al suo partito, gode dell'appoggio e della stima dei colonnelli campani e avrebbe buone probabilità di elezione. E qual è la situazione per gli altri partiti? Forza Italia, si sa da tempo, riverserà sull'eurodeputato uscente Fulvio Martusciello le sue intenzioni di voto. Anche segretario regionale del partito azzurro Martusciello è considerato come uno di casa nel Sannio dal deputato sannita Francesco Maria Rubano. Fratelli d'Italia ha deciso di concentrare i propri sforzi soprattutto su Alberico Gambino di Pagani, paese in provincia di Salerno; mentre il Pd avrà come capolista la giornalista Lucia Annunziata, e tra i candidati anche Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci oltre che Lello Topo, uomo molto vicino al governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Per il Movimento Cinque Stelle il capolista per la circoscrizione Sud è Pasquale Tridico, già direttore dell'Inps, tra le menti che hanno partorito il reddito di cittadinanza. Ça va sans dire, come direbbero i francesi, la competizione elettorale di giugno per le Europee rappresenta solo un banco di prova su grande scala di quelle che saranno le sfide successive: una tra tutte la corsa per le Regionali, ma non senza passare per la conquista della Rocca dei Rettori e del Comune di Benevento. 

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