Benevento, intesa Mastella-Renzi elezioni europee: nuovo confronto su Lonardo candidata

Il sindaco: «Ne stiamo parlando». Ma l’ex senatrice non scioglie le riserve

Sandra Lonardo e Clemente Mastella
Sandra Lonardo e Clemente Mastella
di Anna Liberatore
Giovedì 11 Aprile 2024, 00:00 - Ultimo agg. 08:34
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Continua il corteggiamento di Matteo Renzi nei confronti di Sandra Lonardo. Il leader di Italia Viva, nel corso di un incontro avuto ieri a Roma con Clemente Mastella, ha ribadito la volontà di volere la moglie tra i candidati alle Europee nella circoscrizione Sud. La ex senatrice, però, non ha ancora sciolto la riserva. «Le pressioni da parte di Renzi sono molto forti», ha dichiarato il sindaco di Benevento dopo il brainstorming avuto con l'alleato.

Al momento non c'è alcuna novità – ha poi aggiunto – Ci siamo incontrati, abbiamo parlato della strategia, ma niente di che». Tuttavia, i continui incontri tra i due non fanno altro che rafforzare, giorno per giorno, l'alleanza stretta a novembre per creare un movimento in grado di calamitare e raggruppare le forze di centro sulla falsariga della Margherita. Prima che +Europa proponesse la lista di scopo «Stati Uniti d'Europa» per la corsa verso Bruxelles, il progetto politico di Renzi, e al quale Mastella aveva aderito, si chiamava «Il Centro».

Oggi l'intesa tra i due si traduce nell'apporto che «Noi di Centro» darà in termini di voti alla lista che raccoglie sotto un unico vessillo i renziani, +Europa, Psi, Volt e Libdem.

Un fidanzamento politico, quello tra il senatore di Firenze e l'ex Guardasigilli, che ha tenuto anche agli attacchi di coloro che si erano schierati contro per tenerlo fuori dal progetto della Bonino. Renzi non ha mai indietreggiato. Anzi. Per tutta risposta, dalle pagine del «Corriere della sera», ha pubblicamente difeso il proprio alleato spiegando le ragioni che lo spingono a chiedere la candidatura della moglie: «Ho proposto a sua moglie Sandra che si candidasse perché, essendo stato suo collega in Senato, ne apprezzo lo stile e ricordo come sia stata vittima di una vergognosa pagina di malagiustizia. Per quello che mi è successo in questi anni mi piace l'idea di candidare persone che abbiano subito aggressioni giudiziarie e ne siano uscite a testa alta: Sandra è tra questi».

Nel frattempo, riguardo allo scontro avuto con Carlo Calenda nei giorni scorsi, Mastella fa sapere di aver depositato (tramite l'avvocato Domenico Russo) la querela contro il segretario nazionale di Azione: «L'ho querelato sia sul piano penale che su quello civile – ha spiegato -. L'associazione del mio nome alla cultura della mafia è accusa infamante ed inaccettabile. Confido nella giustizia e spero che tale ignobile e spregiudicata condotta diffamatoria venga punita adeguatamente. Rinnovo la richiesta, inoltre, affinché Calenda rinunci per questa vicenda all'immunità parlamentare».

Anche Federico Pizzarotti, presidente di +Europa, che ieri ha detto addio al partito della Bonino ha attaccato Mastella. In un lungo post su Facebook in cui ha motivato le ragioni della sua scelta ha criticato l'alleanza con Italia Viva che ha definito «anomala» con «un modo di intendere la politica – quello di Cuffaro e della nuova Dc con i suoi candidati, della moglie di Mastella o della rete di Cesaro in Campania – poco “europei”». «Non me ne frega niente di Pizzarotti – ha ribattuto Mastella -. Ma chi è? Uno che passa da una parte all'altra. Al massimo ha fatto il sindaco di Parma, non è riuscito mai ad essere eletto parlamentare. Non è che debbo mettermi a rispondere o commentare: è la mia storia politica contro la sua».

Intanto, ieri i segretari provinciali dei cinque capoluoghi campani di Italia Viva si sono riuniti a Napoli per incontrare l'assessore regionale all'Agricoltura Nicola Caputo, candidato in pectore per le Europee. Neanche lui, però, ha ancora ufficializzato la sua discesa in campo.

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