Chiedere impropriamente - come lamentano i sindacati confederali - un'arma indietro ad un vigile che la possiede in qualità di agente di pubblica sicurezza significa anche portare quel vigile a chiedere di restare in ufficio. Togliersi dalle strade in sostanza e dai servizi più delicati che potenzialmente annoverano sempre potenziali rischi. Con tutta una serie di problematiche che neanche a dirlo, a fronte di un corpo ben al di sotto della pianta organica prevista su carta, contribuiscono ad indebolire il controllo della città. Alcuni caschi bianchi non lo mandano a dire: «vogliono indietro l'arma se non facciamo le visite? Bene, ma i servizi esterni non li facciamo più». Ed è nutrito il paniere dei compiti che rientrano in questa categoria. In primis si dice no senza l'arma di servizio al controllo di fronte ai campi nomadi.
Roma, i vigili perdono la pistola: «Niente visite, colpa della burocrazia»
I SERVIZI
Molto spesso pattuglie sono dislocate all'ingresso di numerosi insediamenti, uno fra tutti quello di via Salviati abitato sì da persone disagiate e in difficoltà ma anche da uomini e donne costretti ai domiciliari per reati che spaziano da quelli contro il patrimonio alle aggressioni.
I NUMERI
Già il corpo della polizia locale non brilla per numero di agenti in servizio. In vista del Giubileo servirebbe l'assunzione di almeno 800-1000 nuovi agenti senza contare il deficit originario: a fronte di una pianta organica su carta che conta 8.300 agenti quelli effettivi che risultato impiegati nei vari gruppi sono 5.800, con un ammanco dunque di ben 2.500 caschi bianchi. Di quelli che lavorano, poi, almeno il 90% proprio per le complessità della Capitale e i compiti loro richiesti, hanno la qualifica di agente di pubblica sicurezza. Da ultimo il pasticcio con le multe e il contratto (scaduto per cui si è chiesto il rinnovo l'11 gennaio) con la Motorizzazione civile al fine di poter risalire ai proprietari dei veicoli che commettono infrazioni. «Non bisogna dimenticare che il mancato accesso al database - spiega Giancarlo Cosentino, segretario della Cisl Fp non permette di verifica ad esempio se il proprietario del veicolo ha o meno la patente sequestrata e nell'ambito dei sinistri stradali questo è un paradosso».