«Appalti pilotati», finiscono a processo il sindaco di Corbara e quello di Angri

L'indagine partì da una denuncia anonima, nella quale si chiedeva di verificare presunte anomalie per alcuni affidamenti diretti fatti dall’ente

Il Comune di Corbara
Il Comune di Corbara
di Nicola Sorrentino
Domenica 7 Aprile 2024, 07:21 - Ultimo agg. 12:44
3 Minuti di Lettura

Quattro persone vanno a processo con l’accusa di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente: tra queste ci sono il sindaco di Corbara, Pietro Pentangelo e il dirigente dello stesso Comune, Cosimo Ferraioli (attuale sindaco di Angri). Insieme a loro anche i titolari delle due ditte che si aggiudicarono i servizi. A disporre il rinvio a giudizio il Gup di Nocera Inferiore, Carlo Bisceglia, al termine di un’indagine condotta dalla procura di Nocera che si sviluppò attraverso una denuncia anonima, nella quale si chiedeva di verificare una serie di presunte anomalie per alcuni affidamenti fatti dall’ente.

Nel mirino ci sono una serie di affidamenti diretti, relativi a manutenzioni ordinarie e straordinarie di edifici comunali e scuole, tra il 2017 e il 2018. Le difese - rappresentate dagli avvocati Gennaro Somma, Giovanni Palumbo e Corrado Lombardi - avevano sostenuto l’assoluta regolarità di tutte le procedure. Così come era stato già fatto durante l’indagine, presso la procura, dopo gli avvisi di garanzia, in particolare da Pentangelo e Ferraioli. La questione sarà chiarita al processo, il cui inizio è fissato per il prossimo giugno, in composizione monocratica. Entrando nel dettaglio delle contestazioni, gli affidamenti furono fatti sulla base di elementi «artatamente costruiti e collegati al solo scopo di ottenere il risultato dell’affidamento diretto del servizio alla ditta». In ragione di ciò, prospettando «falsamente» dei presupposti per l’adozione della procedura in deroga e dell’affidamento diretto senza interpello di altri operatori - stando al pm - potenzialmente idonei.

Tali affidamenti furono poi prorogati con successive determine. Varie le ragioni alla base di quegli affidamenti: si andava dalla manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici comunali alla verifica degli impianti elettrici nelle scuole con la riapertura prossima dei singoli istituti. Per due di questi affidamenti, Cosimo Ferraioli ricopriva il ruolo di Responsabile del Procedimento presso il Comune di Corbara mentre il sindaco Pentangelo - così come specificato dal sostituto Claudia Colucci nei capi d’imputazione - risulta essere commercialista depositario delle scritture contabili del titolare di una ditta e cugino di secondo grado del titolare dell’altra.

Video

La procura aveva chiesto il processo, ritenendo fondato «quell’accordo collusivo diretto a condizionare le modalità di scelta del contraente», proprio al fine di favorire le due società. Sia Pentangelo che Ferraioli, insieme ai propri avvocati, erano entrati nel merito delle accuse, spiegando e fornendo chiarimenti sull’iter di ogni singolo affidamento, definito nel pieno rispetto della legge.

© RIPRODUZIONE RISERVATA