Folla all'addio all'ex sindaco di Pisciotta: «Un uomo perbene»

Al termine del rito funebre a ricordarlo sull’altare l’amico Franco Castiello che a stento è riuscito a trattenere le lacrime.

L'uscita del feretro
L'uscita del feretro
di Carmela Santi
Sabato 9 Dicembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 10 Dicembre, 08:23
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Una chiesa troppo piccola per ospitare le tante persone presenti. Una folla immensa si è stretta alla famiglia Festa per l’ultimo saluto al compianto Cesare. Sin dall’arrivo del feretro giovedì sera in tantissimi hanno voluto rendere omaggio all’ex primo cittadino. La scomparsa di Cesare Festa, figura storica della destra salernitana ha unito nel dolore la comunità di Pisciotta e l’intera provincia di Salerno.

Toccanti le parole del parroco don Franco Giordano: «Cesare aveva un cuore grande, lui non voleva ricompense, voleva solo condividere il suo profondo amore con gli altri. Non l’ho mai sentito imprecare, pronunciare una parola cattiva. Aveva per tutti sempre parole edificanti. Era una persona discreta, non amava apparire ma la sua riservatezza era sempre fecondità di amore. Quanti gesti nascosti di carità ha fatto per gli altri senza dimenticare il suo grande impegno civile. I social in questi giorni sono esplosi di sincere testimonianze di affetto. Purtroppo - ha concluso don Franco - Cesare non ce l’ha fatta più a vivere in questo mondo dove c’è tanta meschinità e peccato».

Al termine del rito funebre a ricordarlo sull’altare l’amico Franco Castiello che a stento è riuscito a trattenere le lacrime. Nelle sue parole ancora tanta amarezza per la vicenda giudiziaria che ha segnato per sempre la vita di Cesare Festa. «Cesare - ha ricordato il senatore - è stato più che un fratello per me. È stato lui a trasferirmi tutti gli insegnamenti. Mi fece capire un concetto essenziale. La politica è mettersi a disposizione della gente e cercare di risolvere i problemi. Perdiamo una persona perbene. Un galantuomo contro cui però si è accanita una persecuzione giudiziaria squallida. Le ferite del corpo si cicatrizzano ma quelle dell’anima non guariscono più e purtroppo Cesare ha dovuto portarsi addosso questa ingiustizia. Ha lottato come un leone».

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Il fratello Carlo Festa, accompagnato dalla madre, la signora Nella, ha ringraziato l’intera comunità e quanti negli ultimi giorni «hanno scritto lodi per mio fratello». «Cesare è stato un gigante della politica - ha ricordato il dottore Nello Marsicano - che sapeva relazionarsi col potere e con l’uomo di strada, non conosceva differenze di ceto o di casta, ma conosceva la differenza fra onore e disonore».

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