Eboli, la doppia incompiuta
Polo pediatrico ridotto a pascolo

Eboli, la doppia incompiuta Polo pediatrico ridotto a pascolo
di ​Francesco Faenza
Martedì 13 Settembre 2016, 07:45
2 Minuti di Lettura
EBOLI - Ci sono i cavalli a pascolare al posto dei pazienti da curare. A volte passa anche una muta di cani. Randagi senza meta, ridotti pelle e ossa. I bambini malati erano attesi nel secolo scorso, quando doveva nascere il polo pediatrico. Un polo sanitario di eccellenza. Si doveva fare a Eboli, è stato costruito ad Acerra. La garanzia del ministro Conte non è servita. È rimasto lo scheletro dell’ospedale, con i cavalli a brucare l’erba e miliardi di lire gettati alle ortiche.
Secolo nuovo, seconda incompiuta. Stesso posto, sempre ad Acquariata. L’Asl stanzia 727mila euro per costruire il servizio materno infantile. Ancora lì, all’ombra dello scheletro del polo pediatrico. L’opera parte, il cantiere viene aperto. Spuntano operai, geometri e ingegneri. Ma dopo le fondamenta e i mattoni grezzi, la ditta edile si ferma. L’opera resta incompiuta. Dei pazienti, nessuna traccia. I cavalli, invece, sono sempre lì. A pascolare, liberi e abusivi, talvolta spericolati. Due stalloni, anni fa, saltarono la staccionata e invasero l’autostrada. Nelle due incompiute dell’Asl sono passati anche i ladri. Hanno rubato qualche quadrupede e sono scappati. Un colpo facile, senza telecamere, agevolati dal buio di un quartiere costruito abusivamente e poi condonato (San Vito Martire). Dell’Asl, dello Stato e della ditta edile che doveva concludere il polo materno infantile, nessuna traccia. Due progetti, due fallimenti. Prima il polo pediatrico, poi il servizio sanitario. Se il primo è stato perso dai politici, l’altro è bloccato da un contenzioso. «C’è una causa in corso tra l’Asl e la ditta», spiega Rocco Basile, direttore del distretto sanitario a Eboli. È probabile che la seconda incompiuta, più recente, sia completata. Ad Acquarita non ci credono. I cavalli continueranno a pascolare perchè l’Asl ha altre emergenze. Molti comuni del distretto sanitario sono senza sede, pagano il fitto ai privati per ambulatori e uffici pubblici. Acquarita resterà il simbolo dello scempio e dello spreco. Anni fa, una dirigente dell’Asl a Salerno individuò questo quartiere e annunciò: «Ad Acquarita costruiremo l’ospedale unico della piana del Sele». Per fortuna, il progetto è naufragato. Per come è finita la storia del polo pediatrico e del materno infantile, forse è stato un bene che i soldi per l’ospedale unico siano stati dirottati a Napoli. Almeno lì l’ospedale del Mare è stato costruito. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA