Rivoluzione urbana alla periferia di Nocera Inferiore, annunciati lavori per 10 milioni

«Sono state avviate azioni previste dai programmi per le Città Polo della Campania per le quali sono previsti consistenti investimenti per risanare e dare nuove e qualificate funzioni ad aree urbane critiche»

Montevescovado
Montevescovado
di Nello Ferrigno
Sabato 30 Marzo 2024, 07:00
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«Grazie a questi fondi faremo rinascere Montevescovado». Lo ha detto il sindaco Paolo De Maio al termine dell’incontro avuto in Regione Campania sulla rigenerazione urbana. Nocera Inferiore, per la prima volta, è stata inserita nel gruppo delle 23 città per le quali sono previsti consistenti investimenti per risanare e dare nuove e qualificate funzioni ad aree urbane critiche.

La cifra prevista potrebbe essere di 10 milioni di euro. «Si tratta di fondi assegnati alla nostra città - sottolinea De Maio - che dirotteremo completamente per la riqualificazione di Montevescovado, un progetto complessivo che presto presenteremo ai cittadini. Ci faremo trovare pronti con un programma articolato, di grande qualità, che punta a definire azioni significative per risanare il quartiere designato». De Maio a Napoli ne ha discusso con Sergio Negro, direttore generale dell’Autorità di gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale e con il direttore generale del governo del territorio della Regione Campania, Romeo Gentile. «Sono state avviate - afferma il sindaco - le azioni previste dai programmi per le Città Polo della Campania per le quali sono previsti consistenti investimenti per risanare e dare nuove e qualificate funzioni ad aree urbane critiche. Nocera Inferiore è inquadrata come città delegata di funzioni per un programma di rigenerazione urbana per la riqualificazione di alcune aree del territorio cittadino, quindi, sarà una delle protagoniste del Fondo regionale».

L’ufficio tecnico comunale è già al lavoro per definire il progetto che prevede massicciinterventi. Il quartiere, caratterizzato dalla presenza dei prefabbricati pesanti, ultima traccia del terremoto del 1980, ha numerose criticità. Non ultima quella abitativa che ha avuto il suo buco nero nel fallimento del progetto di edilizia popolare varato con Iacp Futura e che, ancora oggi, fa sentire le sue ripercussioni.

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Anche su questo fronte si attendono delle novità dall’Acer, l’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale.

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