Salerno, il consiliere Iannelli (Campania Libera) lancia la petizione per ripristinare le preferenze alle politiche

Il consigliere comunale di Salerno Iannelli lancia una petizione: così i parlamentari non spariranno dai territori che li hanno eletti

Elezioni, petizione popolare per ripristinare le preferenze
Elezioni, petizione popolare per ripristinare le preferenze
di Giovanna Di Giorgio
Giovedì 28 Marzo 2024, 06:50 - Ultimo agg. 08:26
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La richiesta è semplice e lineare: «Poter esprimere il voto di preferenza alle elezioni politiche». A essere chiamato in causa è l’articolo 50 della Costituzione italiana, quello che dà ai cittadini la possibilità di rivolgere petizioni popolari alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.

Così il consigliere comunale Arturo Iannelli dà avvio a una petizione per rimettere in discussione l’attuale legge elettorale, dire addio alle liste bloccate e alla scelta dei futuri parlamentari da parte delle segreterie di partito. Dunque, all’annesso fenomeno dei catapultati che, finita la campagna elettorale, scompaiono dai territori in cui sono stati eletti. Che fine hanno fatto, ad esempio, la dem Susanna Camusso e il grillino Stefano Patuanelli?

«Inizia una petizione popolare per chiedere al Parlamento di dare ai cittadini la possibilità di scrivere la preferenza sulla scheda elettorale», afferma Iannelli. Che spiega: «È un’esigenza che viene dal basso: molte persone hanno evidenziato questa esigenza e quindi mi sono sentito in dovere di rispondere». Tanto più che «oggi uno dei problemi più grossi è l’astensione».

Da qui il doppio scopo della petizione: «Il cittadino che firma una petizione si riavvicina alla politica, ed è per questo che non ho voluto lanciarla on line. Ma anche il politico si riavvicina alle persone. Cioè – dice - oggi il politico di livello nazionale non incontra i cittadini nelle piccole necessità, e questo allontana la gente. Se dovessimo riuscire in questa impresa, riporteremmo la politica nei quartieri». La prima firma è quella dello stesso Iannelli. Che la appone nella stanza del gruppo Campania Libera.

Nessun collega consigliere si vede nei dintorni. Né tanto meno il sindaco Enzo Napoli e il suo capo staff Enzo Luciano, che è pure il segretario provinciale del Pd e che è stato informato dell’iniziativa. Così come lo è stato il deputato dem Piero De Luca. «Ne ho parlato con il segretario perché io sono un iscritto del Pd, ne ho parlato con il sindaco e con altri consiglieri, ne ho parlato con Piero De Luca. Non mi è arrivata nessuna nota negativa.

Non ne ho parlato con Vincenzo De Luca perché sono un suo sostenitore da sempre ma non un amico che possa parlarli delle sue iniziative politiche.

Ma non mi sono fatto il problema: credo che in linea di principio il presidente sia d’accordo. Se parliamo di consenso popolare, l’ultimo che ha problemi di consenso è proprio lui».

L’intento di Iannelli non è quello di fermarsi a palazzo di città: «Si potrà firmare in Comune, presso il gruppo di Campania Libera, il lunedì e il mercoledì mattina. Ma sto raccogliendo la disponibilità di attività commerciali a far firmare le persone all’interno delle loro sedi. Non si firmerà solo a Salerno ma anche in altri posti della provincia e della regione, sempre grazie a persone che hanno sposato l’iniziativa. A giorni trasmetteremo un elenco dei posti in cui si può firmare. L’obiettivo è raggiungere diverse migliaia di firme».

Stamani, Guglielmo Scarlato, come presidente dell'associazione culturale Vincenzo Scarlato, terrà un’iniziativa simile, nella sala giunta del Comune: «La prima azione civile sarà dedicata alla mobilitazione contro "le liste bloccate"», scrive in una nota l’avvocato salernitano. Iniziativa pubblicizzata dal palazzo di città, a differenza di quella lanciata da Iannelli. Che, tuttavia, non mancherà: «Non ero a conoscenza dell’iniziativa di Scarlato, ma sono contento che ci sia perché è la conferma che questo tema è sentito da molti. Cercherò di partecipare perché l’unione fa la forza».

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