«A chi giova la cancellazione dell’autonomia dell’Autorità Portuale di Salerno e l’attribuzione della responsabilità gestionale del nostro scalo all’Autorità Portuale di Napoli?». È una domanda destinata a cadere nel vuoto quella di Agostino Gallozzi. Eppure è solo la prima di tante domande che il presidente del Gruppo Gallozzi pone all’indomani dell’approvazione del decreto che riorganizza le coste d’Italia. Rientrato da unamissione tra Spagna e Turchia, Gallozzi critica aspramente la riforma e avverte: «Siamo pronti a confermare la nostra vocazione alla competizione qui a Salerno, ma se ciò non fosse possibile, lo faremo certamente in un’altra parte d’Italia o dell’Europa».
Presidente, la riforma è stata approvata, l’Autorità Portuale di Salerno cancellata con un colpo di spugna, la battaglia di tutta la comunità salernitana è persa.
«Tutta la comunità? Tranne qualche lodevole e rara iniziativa, attorno a noi il silenzio sull’argomento è stato troppo forte, da parte delle istituzioni e anche da parte dei sindacati».
Sfida Gallozzi: «Senza regole di libero mercato pronti a trasferirci all'estero»
di Alessio Fanuzzi
- Ultimo agg.
23 Gennaio, 06:00
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