Gli studenti del Liceo Gatto di Agropoli incontrano il sopravvissuto Bodgan Bartnikowski

A scuola di inclusione contro ogni forma di razzismo

Bodgan Bartnikowski con il Console Bartosz Skwarczynki e il dirigente scolastico
Bodgan Bartnikowski con il Console Bartosz Skwarczynki e il dirigente scolastico
di Barbara Landi
Martedì 5 Marzo 2024, 19:03
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“Siete una perla preziosissima, siete il nostro futuro”: con queste parole il Console generale dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma, Bartosz Skwarczynki si è rivolto ai giovani studenti del Liceo “A. Gatto” di Agropoli.

Un incontro denso, quello con Bodgan Bartnikowski, sopravvissuto ad Auschwitz, per non dimenticare uno dei momenti più oscuri e tragici della Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto per aprire un dialogo sull’attualità e sui conflitti in corso nel contesto internazionale.

Cultura e scuola, inclusione e solidarietà, contro ogni forma di crudeltà o razzismo.

Nessuna retorica, ma la creatività dei giovani per lanciare un messaggio forte di speranza sulla contemporaneità.  

«Olocausto, shoah, genocidio degli Ebrei, sterminio, Auschwitz. Bastano alcune parole per riportare alla mente di ognuno di noi una serie di scenari drammatici - sottolineano i ragazzi della 4A del Classico - Oggi in particolare, abbiamo avuto l’onore di ascoltare la storia di una persona che in primo luogo ha vissuto sulla sua pelle l’orrore dei campi di concentramento. Un uomo che porta con sé una ferita indelebile sul cuore, che non si rimarginerà mai, perché come scrive anche Primo Levi, l’Olocausto è una pagina del Libro dell’umanità, da cui non dovremo mai togliere il segnalibro. L’umanità intera ha bisogno di ricordare perché la memoria è l’identità del mondo e con il ricordo, il passato prende vita.

Noi giovani non vogliamo essere indifferenti, e non vogliamo vivere “l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte” come sottolinea la senatrice a vita Liliana Segre. Oggi con ancor maggiore convinzione: la pace va affermata, costruita, per la dignità della vita di ogni essere umano».

Bartnikowski, ex prigioniero del campo di sterminio nazista, all’età di 92 anni, autore di libri molto toccanti sull’esperienza di disumanità vissuta ad Auschwitz, non ha smesso di portare la sua testimonianza, ospite di scuole di Torino, Trieste, Battipaglia, Campagna, Pontecagnano, Caserta.

Presenti all’incontro anche il sindaco di Agropoli, Roberto Mutalipassi, ed Anna Elzbieta Kotecka, presidente dell’Associazione italo-polacca con sede a Capaccio Paestum.

«L’iniziativa vuole essere un costruttivo momento di riflessione affinché il rapporto tra storia e memoria si traduca in una crescita di cittadinanza, di partecipazione e di impegno», sottolinea il dirigente scolastico Anna Vassallo.

«Perché – insistono gli studenti citando ancora una volta Primo Levi - se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”».

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