Capobianco: «Il basket femminile deve tornare centrale anche in Campania»

Il ct napoletano della Nazionale: Servono club vincenti

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di Stefano Prestisimone
Martedì 30 Aprile 2024, 17:50
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Un focus sul basket femminile e un maxi torneo di minibasket con 16 squadre provenienti da tutta Italia e che stamattina si chiuderà con la finale Latina-Murgia. Si conclude dunque la quattro-giorni organizzata dallo Sporting Torre del Greco e dalla Fip Campania. E al convegno/incontro di ieri al Palazzo Baronale della cittadina dei coralli, era presente, oltre alla ex campionessa scudettata Chiara Pastore, nata sul campetto della Pro Cangiani, anche Andrea Capobianco, napoletano, 57 anni, ct dell’Italbasket femminile e per 11 anni responsabile del settore giovanile nazionale della Fip con preziose medaglie mondiali.

Capobianco, il titolo del convegno era “Donne e Basket: nuove prospettive”, con al centro il futuro della palla a spicchi al femminile che ha attraversato un lungo momento difficile.
«Un movimento che però sta ritrovando entusiasmo grazie ad una testimonial come la 19enne Matilde Villa, chiamata nella Nba femminile, all’eco del ritorno in Wnba di Zandalasini.

Oltre alla nostra Italia che sta crescendo sempre più. L’obiettivo è tornare a far rifiorire i vivai».

Tutto deve ripartire dalle più piccole?
«Sicuramente. Come minibasket abbiamo avuto un rialzo importante a livello numerico e questo è già un dato fondamentale. Nell’ultimo anno anche in Campania è stato registrato un aumento dell’11,6% di atlete tesserate e un +14,6% per quel che concerne il minibasket».

La pallavolo impera a livello femminile, anche per i successi della Nazionale. Ora tocca a voi?
«Abbiamo fatto match stupendi di qualificazione agli Europei, battendo Grecia e Germania e abbiamo questa chance dell’Europeo a Bologna a giugno 2025 che ci vedrà protagonisti».

E la Campania?
«Oggi tra A1 e A2 c’è solo Battipaglia, vanno recuperate piazze come Napoli, Avellino, Caserta. A livello di B e C c’è tanto entusiasmo, il comitato regionale sta facendo un gran lavoro sulle giovani con Massimo Massaro, Casalnuovo sta progredendo, ci sono Salerno e Ariano Irpino che sono organizzate. Urge il recupero di squadre di alto livello che facciano da volano».

Al convegno di Torre del Greco è stata sottolineata l’importanza dello sport per l’apprendimento psicomotorio.
«Il modello per il minibasket riguarda innanzitutto l’aspetto cognitivo, senza anticipare i tempi e pensare di costruire mini giocatori a 7-8 anni. A bambini e ragazzi di oggi manca la strada».

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