La Lazio e il caso Hernanes: una mossa
egoista che sfiora il grottesco
di GABRIELE DE BARI

La Lazio e il caso Hernanes: una mossa egoista che sfiora il grottesco di GABRIELE DE BARI
Venerdì 31 Gennaio 2014, 00:24 - Ultimo agg. 08:18
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Il calcio talvolta si diverte a profanare l’archivio dei ricordi. La mobilitazione dei tifosi, contro la cessione di Hernanes, ha riportato alla mente quella clamorosa in favore di Signori, che Cragnotti aveva promesso al Parma. L’amore per i propri idoli è un qualcosa che va oltre gli affari economici, perché il cuore è la scrigno dei sentimenti. E l’amore non ha prezzo, né mercato. Quei sentimenti che hanno commosso il Profeta quando, uscendo da Formello, è scoppiato in lacrime. Ma possono bastare le lacrime di un campione, e la rabbia di un popolo, a fermare una trattativa chiusa? Lotito, riluttante alle passioni del tifo, oggi cederà il brasiliano perché Thohir si è detto pronto a sborsare i 20 milioni richiesti. Peccato che la Lazio andrà a rinforzare una diretta concorrente all’Europa League. Ma questo per Lotito è un aspetto molto marginale... Da qualsiasi angolazione la si guardi, è una vicenda triste e al limite del grottesco. Gestita male, come al solito. Un teatrino al quale il popolo laziale è abituato: cambia qualche interprete ma il regista è lo stesso, il contestatissimo presidente. Lotito ha detto e ripetuto che Hernanes sarebbe rimasto, Reja l’ha scimmiottato al San Paolo prima di correggere il tiro. «Tanto recupero Mauri...» Una società può anche cedere un campione ma deve almeno rimpiazzarlo adeguatamente. Non con Postiga, che segna meno di Floccari e non può giocare in Europa. La partenza di Hernanes è uno schiaffo ai tifosi che hanno il cuore pieno di Lazio, perché credono ancora nei sentimenti e nei colori delle maglie.

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