Mourinho, San Siro lo omaggia con uno striscione sul Triplete. «Spero che l'Inter torni in Champions»

Mourinho, San Siro lo omaggia con uno striscione sul Triplete. «Spero che l'Inter torni in Champions»
Sabato 20 Febbraio 2016, 21:51 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 00:01
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Il ritorno a San Siro di Josè Mourinho è stato salutato da un lungo applauso del pubblico interista (che ha anche esposto un mega striscione raffiguranti il "triplete" vinto quando allenava i nerazzurri) invece è stato tiepido con Ronaldo. Occhi, telecamere e telefonini puntati verso il portoghese, tornato per la prima volta da spettatore nello stadio dove nel 2010 ha costruito il Triplete nerazzurro. Prima dell'inizio della partita contro la Sampdoria Mourinho ha salutato il presidente doriamo Massimo Ferrero e quello interista Erick Thohir, l'altro ospite d'onore Ronaldo, e poi ha preso posto fra il suo ex compagno di squadra Javier Zanetti e l'ex patron nerazzurro Massimo Moratti. Da registrare anche la stretta di mano e l'abbraccio fra Thohir e Ferrero: un anno fa il presidente della Sampdoria aveva definito «un filippino» il thailandese proprietario dell'Inter

L'AUGURIO DI MOU
«Questo 3-1 è importante, speriamo che la stagione finisca bene e l'Inter torni dove deve stare, in Champions»: nei panni del tifoso nerazzurro Josè Mourinho è soddisfatto della partita contro la Sampdoria, finita più o meno come aveva previsto qualche ora prima del suo ritorno a San Siro. «Provo tante cose nello stesso tempo, il pranzo con la famiglia Moratti è stato speciale, abbiamo parlato di ricordi ed emozioni - ha raccontato l'allenatore portoghese a Inter Channel, prima di lasciare San Siro e ripartire per Londra -.
Dovunque sono stato è rimasta una connessione con l'Inter, mi è successo anche incontrando interisti in Cina. Ovunque tifosi nerazzurri vogliono far foto o parlarmi. Questa sarà sempre casa mia, voglio che l'Inter torni a vincere e gli interisti tornino a sorridere a San Siro. È la nostra squadra, c'è un progetto che ha bisogno di appoggio, speranza e tranquillità e la squadra tornerà a essere grande».
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