Rivincita Coda, entra e segna: «Critiche ingenerose»

Rivincita Coda, entra e segna: «Critiche ingenerose»
di Alfonso Maria Avagliano
- Ultimo agg. 20 Marzo, 06:00
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La Salernitana dimentica a casa la schiuma da barba, riuscendo a dare solo una spuntatina al buon Bisoli, che aveva promesso di non radersi il volto se avesse continuato la striscia positiva. Il Perugia veniva da tre vittorie di fila, i granata dalla batosta di Lanciano. Menichini fa copia e incolla in sala stampa: «Siamo rammaricati, peccato per il gol annullato a Franco, dalla panchina non ho visto se era oltre i difensori. Ripartiamo dalla buona prestazione, nelle ultime gare abbiamo spesso fatto vedere un buon calcio. Nella mia gestione avremmo meritato quattro o cinque punti in più. Ci prendiamo questo pareggio, posso solo elogiare i ragazzi che non hanno mai mollato, cercando la vittoria anche dopo il pareggio».

Parole simili a quelle pronunciate dopo altri pareggi. Tant’è. 
Il campionato sembra aspettare la Salernitana, «ma non si deve regalare niente, bisogna cercare punti su ogni campo». Zitto, zitto, Menichini ci aveva provato anche al Curi, dov’è stata «una partita molto equilibrata. La Salernitana ha fatto girar palla e creato diverse difficoltà agli avversari», secondo il trainer. Forse solo nei primi minuti - perché poi Bisoli ha impiegato poco per alzarsi dal sediolino dal barbiere e disporre i suoi col 4-3-3 per contrastare il 3-5-2 scelto da Menichini – e nella ripresa, con gli umbri fiaccati dalle fatiche della gara giocata lunedì a Cagliari.

«Ho optato per la difesa a tre perché pensavo che Bisoli giocasse col 4-2-3-1 e non volevo rischiare il due contro due. In difesa abbiamo avuto possesso palla, poi però ho deciso di passare al 4-4-2 e loro hanno subito segnato – dichiara il trainer campano – Errore difensivo su Aguirre? Dobbiamo lavorare sui nostri difetti ma non solo in difesa. Bisogna essere più concreti nelle conclusioni». Magari, anche meno egoisti. «Rivedrò la partita e vedrò se c’è da intervenire su questo – replica Menico - Ai ragazzi lo dico sempre, bisogna passare la palla se ci sono i presupposti per fare meglio con un altro compagno. Se vogliamo salvarci dobbiamo essere altruisti». 

Questione di testa, frenesia. Quella dell’arbitro Aureliano nell’allontanare lo staff tecnico granata anzitempo. «Avevo festeggiato per il gol di Franco poi annullato, di solito non lo faccio ma sono partito e mi sono tuffato in campo. Nel calcio ci può stare, gli arbitri potrebbero chiudere un occhio se non si manca di rispetto a nessuno», commenta il mister, prima di spiegare il perché dell’esclusione iniziale di Coda. «Bus stava bene, l’ho preferito a Massimo: la stima resta immutata, tant’è che l’ho inserito non appena il Perugia è calato ed ha avuto un ottimo impatto sul match. Donnarumma? Volevo la sua rapidità in mezzo ai centrali avversari».
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