«Acqua, c'è l'accordo con la Puglia: 10 milioni all'anno in arrivo»

«Acqua, c'è l'accordo con la Puglia: 10 milioni all'anno in arrivo»
«Presenteremo tra qualche giorno i contenuti dell'accordo che abbiamo raggiunto con la Regione Puglia per le forniture idriche da Caposele e non solo verso...

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«Presenteremo tra qualche giorno i contenuti dell'accordo che abbiamo raggiunto con la Regione Puglia per le forniture idriche da Caposele e non solo verso l'Acquedotto pugliese. Per la prima volta dopo decenni avremo un risarcimento economico che riverseremo in larga misura sui comuni interessati. Stiamo affrontando con determinazione i problemi che riguardano il Piano idrico della Campania, dobbiamo diventare assolutamente autonomi sull'approvvigionamento dell'acqua, sia per l'uso potabile che agricolo e industriale». A margine dell'inaugurazione dell'Autostazione Air di Avellino, il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, annuncia il raggiungimento dell'intesa che l'Irpinia aspettava da tempo dopo essere stata vittima di uno scippo storico, riconosciuto da tutti ma finora mai riparato.

«Abbiamo firmato - continua il presidente della giunta di Palazzo Santa Lucia - un accordo che riguarda i ristori ambientali e il riequilibrio nella distribuzione della risorsa. Un tassello importante nell'ottica di raggiungere la piena autosufficienza. Per farlo dobbiamo recuperare un deficit di circa 6.000 litri d'acqua al secondo che contiamo di ripianare con il progetto previsto sulla Diga di Campolattaro». Il patto sarà illustrato sabato a Palazzo Caracciolo dallo stesso De Luca e dal suo vice, l'assessore all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola, insieme al presidente della Provincia, Rizieri Buonopane. L'appuntamento è fissato per le 12 nella Sala Grasso. Invitati tutti i sindaci e i consiglieri regionali irpini. In buona sostanza, secondo le prime informazioni trapelate, la Regione Puglia pagherà l'acqua proveniente dalle sorgenti irpine a 6 centesimi a metro cubo, il che significa, da calcoli effettuati, 10 milioni di euro all'anno che entreranno nel bilancio di Palazzo Santa Lucia. Nell'accordo, il capitolo ristori ambientali è retroattivo di due anni. Dunque, ai Comuni di Caposele e Calabritto e all'Alto Calore, che svolge la manutenzione sulle fonti del gruppo di Cassano, sarà riconosciuta una somma a titolo di rimborso. C'è poi la questione del riequilibrio delle risorse proprio rispetto alla portata di Cassano: in base alla nuova intesa all'Irpinia e più in generale alla Campania andranno 1.800 litri d'acqua al secondo dei 2.400 complessivi. Dopo tanti anni, quindi, si invertono le quote e sarà l'Acquedotto Pugliese a ricevere 600 litri d'acqua al secondo come accadeva prima all'Acs. Infine, per quanto riguarda il Piano idrico l'obiettivo annunciato dal governatore è quello di far raggiungere alla Campania la piena autonomia, recuperando attraverso i lavori di derivazione e potabilizzazione dell'acqua dall'invaso di Campolattaro i litri che la regione assorbe da Molise Acqua e dal Basso Lazio. Un'operazione da completare con la realizzazione di ulteriori micro invasi, di cui uno dovrebbe sorgere nella zona di Montella. Da De Luca, inoltre, anche altri annunci, secondo il suo stile da perenne campagna elettorale. 

«Stiamo lavorando per poter chiudere tutti i cantieri afferma - e la prossima settimana credo che presenteremo un piano socio-economico di aiuti alle famiglie, come abbiamo fatto 2 anni fa, e alle imprese per le bollette energetiche. Cercheremo di ridurre i riflessi del caro energia direttamente, coprendoli per il 30-35%. Come sempre faremo uno sforzo enorme, anticipando le misure che dovrà prendere il Governo. Per le famiglie, inoltre, un buono per le spese degli asili nido e delle attività sportive dei ragazzi. Infine, cercheremo di bloccare in tutta la regione l'aumento delle tariffe idriche. In conclusione, il governatore parla anche di lavoro e fondi europei. Ovviamente massima concentrazione sull'occupazione continua - non ci faremo distrarre dalla campagna elettorale. Così come sui finanziamenti. Ecco perché stiamo conducendo un'altra battaglia per sbloccare immediatamente i 22 miliardi di euro di Fondi per lo sviluppo e la coesione destinati al Mezzogiorno. Sono fermi a livello nazionale formalmente per una questione di riparto ma, in realtà, li hanno congelati perché qualcuno pensa che dopo il 25 settembre questi soldi li manderà al Nord e non al Sud. Solo la Regione Campania deve avere 5,6 mln di euro di Fsc». Vedremo come andrà a finire. 

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Il Mattino