Avellino, l'Ana: «Mercato fermo risarcimento per gli ambulanti»

Avellino, l'Ana: «Mercato fermo risarcimento per gli ambulanti»
I commercianti non lasciano, anzi raddoppiano. Ancora un ricorso al Tar contro la sospensione del mercato. E' la volta dell'Associazione nazionale ambulanti, rappresentata...

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I commercianti non lasciano, anzi raddoppiano. Ancora un ricorso al Tar contro la sospensione del mercato. E' la volta dell'Associazione nazionale ambulanti, rappresentata da Marrigo Rosato. Il secondo ricorso contro la decisione dell'amministrazione avellinese, infatti, è pronto e sarà presentato ufficialmente il 5 febbraio prossimo, presso il circolo della stampa.

Un altro fronte legale per l'esecutivo Festa, che è atteso il prossimo 12 febbraio dall'udienza nel merito rispetto all'altro ricorso, presentato da Confesercenti, associazione degli imprenditori irpini. E' dunque guerra totale. Nel ricorso dell'Associazione nazionale degli ambulanti, però, non c'è solo la richiesta di concessione di sospensiva rispetto al blocco del mercato sullo stadio. C'è anche e soprattutto una richiesta di risarcimento danni da parte degli ambulanti.
LO STOP
Anche oggi, come accade ormai dall'inizio da un mese, infatti, non ci sarà alcuna attività di vendita. Né sullo stadio, né a Campo Genova, dove i lavori di restyling sono tutt'altro che terminati. Di qui l'azione legale illustrata da Marrigo Rosato.
«Questi operatori sono fermi da settimane denuncia e qualcuno dovrà pure indennizzarli». Poi nel merito: «Prima di tutto spiega contestiamo la mancanza di motivazioni da parte del sindaco, Gianluca Festa, a sostegno della decisione di sospendere il mercato. Nella sua ordinanza, si fa riferimento- ricorda a generiche argomentazioni che attengono alle questioni igienico-sanitarie, ed alla viabilità. Ma non basta».
In merito, Ana proverà a dimostrare anche come l'argomento della tutela ambientale, che coinciderebbe con la delocalizzazione dei pullman sullo stadio e la liberazione di Piazza Kennedy, non tenga. «In merito al problema dello smog, che impazza ad Avellino ricorda Rosato proprio questa amministrazione ha deciso di non far nulla, non rispettando nemmeno i precedenti provvedimenti adottati dal commissario Giuseppe Priolo».
L'INQUINAMENTO
Il riferimento è al protocollo di intesa condiviso dai sindaci dell'hinterland e che Festa ha ritenuto di non attuare. Ma Rosato riferisce che nel ricorso che verrà presto illustrato figurano anche problemi «di carattere urbanistico». «Non solo la destinazione del Piazzale degli irpini ad area mercatale, ma anche altre scoperte che abbiamo fatto e che sorprenderanno tutti. Sindaco compreso». - annuncia - Intanto, l'amministrazione ha frenato in maniera evidente rispetto alla riqualificazione della nuova area mercatale di Campo Genova. In un primo momento, il sindaco aveva annunciato che il primo febbraio, cioè oggi, si sarebbe svolto un mercato. Ma così non è stato, preso atto che il 12 si discuterà nel merito il primo ricorso degli ambulanti.
Per il referente dell'Associazione nazionale ambulanti, però, non ci sono dubbi: «Tutte chiacchiere. Questo sindaco sta giocando con la pelle di centinaia di ambulanti e ne siamo molto rammaricati. Un primo cittadino ricorda dovrebbe assumere atteggiamenti più consoni. Noi lo invitiamo a farlo». Ma Gianluca Festa ha più volte risposto alle accuse degli ambulanti ricordando che sono morosi per circa un milione di euro. Tari e Tosap.
«La vicenda tasse replica il sindacalista - non c'entra nulla. Le motivazioni fiscali non sono alla base della delocalizzazione del mercato, l'amministrazione l'ha cavalcata solo per fare terrorismo psicologico». Gli ambulanti assicura hanno tutta la volontà di pagare e mettersi in regola: «Nessuno ha mai detto che il Comune non ha diritto a riscuotere le imposte. Ci mancherebbe altro. I commercianti, come tutti gli altri, devono pagare conclude Rosato -, ma ci sono modi e modi. Invece si è gettato fango per settimane su un'intera categoria di lavoratori».

Prosegue e si inasprisce, dunque, una vertenza che sta tenendo banco da settimane anche nel Consiglio comunale. Nella guerra dei ricorsi, per ora, cììè solo una certezza. Avellino rischia di restare senza il mercato bisettimanale ancora a lungo.
m.s.
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Il Mattino