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Mattinata a dir poco caotica quella di ieri per le scuole in Irpinia. L'inattesa ordinanza del Tar Campania che ha disposto l'ingresso in classe anche di quarte e quinte elementari, infatti, ha creato non pochi problemi con orari da rimodulare e famiglie da avvisare.
Ad Avellino, davanti ai plessi scolastici, genitori un po' sconcertati dal bailamme. Un mix tra confusione e disorientamento che non permette neanche un minimo di organizzazione familiare. «Solo ieri (mercoledì) sera - dice un papà - abbiamo avuto la comunicazione della ripresa. Non ci siamo potuti preparare neanche psicologicamente. Certo, i bambini sono contenti ma noi un po' meno, anche perché i timori restano». Per alcuni, però, è importante dare un segnale di normalità: «Con le giuste precauzioni e il rispetto delle regole ci dovrebbero essere sufficienti garanzie. Per i ragazzi venire a scuola è senza dubbio più stimolante ma avere un figlio che frequenta in presenza, un altro in Dad e doversi barcamenare tra baby sitter e l'aiuto dei nonni è davvero complicato».
In ogni caso, quasi per tutti la Dad aveva davvero stancato: «Speriamo bene afferma una mamma sappiamo che ormai i nostri figli erano annoiati dalla didattica a distanza ma la sicurezza totale nessuno può assicurarla». In base ai dati registrati dal Comune, comunque, l'affluenza di studenti di quarta e quinta elementare ha superato il 90 per cento degli iscritti.
Intanto, davanti ai cancelli dell'Istituto comprensivo Perna-Alighieri ha cominciato a diffondersi la notizia di alcune classi in isolamento. Chi parlava di due, chi di ulteriori provvedimenti. In realtà, si tratta di una sola classe, una terza, nella quale un bimbo è risultato positivo al Covid-19.
E ancora: «Solo su indicazione dell'Asl si può procedere alla sospensione, in via precauzionale, delle lezioni in presenza in un'altra classe. Per questo i riferimenti competenti analizzano anche la carica virale. Da parte mia posso solo parlare con i diretti interessati che sono le famiglie che hanno i loro figli nella classe messa in quarantena. Non è mio compito neanche dare notizie ad altri».
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