Nel Movimento Cinque Stelle spunta a sorpresa l'ipotesi Forgione. L'ex assessore al Bilancio, alla fine, potrebbe essere il candidato sindaco dei grillini in primavera....
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Quanto alle criticità emerse nella lunga ricognizione operata in 4 mesi, Forgione auspica invece che Priolo possa continuare su questo solco e «tirare fuori dalle stanze di Palazzo di Città tutto quello che non funziona». «La carente riscossione dei tributi locali ricorda -, l'assenza di numeri certi sul patrimonio comunale, la piscina, i rapporti con le partecipate e con «Assoservizi». Tutte questioni che stavamo portando a galla dice e che non sono potute emergere in pieno. Per il bene della città, dovranno venir fuori». Se la mozione di sfiducia votata da ben 23 consiglieri ha portato prematuramente alla fine dell' amministrazione pentastellata, l'ex assessore alle Finanze non rinuncia ad evidenziare il chiaro tentativo di sfilarsi dal dissesto da parte di molte forze che l'hanno votato. A cominciare dal Pd: «Ma il dissesto evidenzia è solo la punta dell'iceberg di quello che non funziona al Comune. Del resto, hanno tentato di ostacolarci sin dall'inizio. Come aveva dimostrato la battaglia contro la variazione di bilancio del Ferragosto, nonostante per l'allora segretario Riccardo Feola fosse legittima. Noi conclude stavamo realizzando tutto quello che avevamo promesso, compreso il taglio delle nostre indennità. Ma siamo stati fermati». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino